Tratto da La Repubblica
La Cina: "I villaggi del cancro esistono".Ma sull'inquinamento è segreto di Stato
Pechino rende pubblica una mappa dei luoghi dove l'inquinamento dovuto alla produzione industriale ha causato un'impennata delle vittime per tumore. Ma i dati sulla penetrazione di sostanze pericolose e metalli pesanti nel suolo sono coperti dai sigilli. Ogni anno a causa di neoplasie muoiono 2,7 milioni di cinesi
UN'AMMISSIONE dolorosa. E un segreto almeno altrettanto pesante, come fosse per compensare. Per la prima volta il ministerodell'ambiente cinese non solo ha ammesso l'esistenza dei cosiddetti "villaggi del cancro" ma ne ha anche diffuso la lista, individuando oltre 400 di questi luoghi, rispetto al centinaio finora localizzati dagli ambientalisti. Cosa sono i villaggi del cancro, di cui fino a oggi si ignorava (ufficialmente) l'esistenza? Sono località del paese dove il livello di inquinamento è tale che il numero delle persone colpite da tumore ha raggiunto livelli allarmanti.
I "villaggi del cancro" vennero individuati la prima volta nel 2009 dal giornalista di inchiesta Deng Fei, della televisione di Hong Kong Phoenix Tv, che ne recensì un centinaio, cominciando così a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla correlazione tra inquinamento e malattie contratte dei residenti. Il ministero dell'ambiente ha ammesso che il problema è grave, sottolineando che "i prodotti chimici tossici sono all'origine di molte crisi ambientali, legate all'inquinamento dell'aria o dell'acqua". ... L'incidenza del cancro ha registrato un incremento dell'80% negli ultimi tre decenni, in coincidenza con la tumultuosa crescita economica del paese, tanto da diventare la principale causa di morte, stando a quanto dichiarato dal ministero della salute. Oggi, sono 2,7 milioni i cinesi che muoiono ogni anno per tumore, stando a quanto riportato dallo stesso quotidiano il mese scorso, citando il rapporto annuale 2012 del cancer registry.
Inquinamento segreto. Ma a questa ufficializzazione si aggiunge un segreto, anzi un segreto di Stato. Quello posto da Pechino sui risultati dello studio concluso nel 2010 sull'inquinamento del suolo nel paese, ritenuto dagli scienziati più grave di quello di aria e acqua. A denunciarlo è un avvocato di pechino, Don Zhengwei, che ha chiesto di poter consultare i dati emersi dopo cinque anni di indagine, costata un miliardo di yuan (oltre 120 milioni di euro). Alla sua richiesta, il ministero dell'ambiente ha fatto sapere che ne saranno diffusi solo alcuni dettagli. Il resto è secretato. Ma secondo Zhengwei, "La risposta del ministero è infondata, perché le norme sulla diffusione di informazioni governative consentono la pubblicazione dei cosiddetti segreti nazionali se questi sono di interesse pubblico.
Il ministero dell'ambiente ha diffuso informazioni in tempo reale sull'inquinamento atmosferico anche se l'aria di Pechino non era così male il mese scorso. Al contrario, l'inquinamento del suolo è un segreto di stato. Questo vuol dire che la terra è molto più inquinata dell'aria?". Stando ai dati ufficiali diffusi nel 2006 un decimo della terra coltivabile in Cina risultava inquinata. Stime indipendenti hanno però riferito di due quinti della terra avvelenati da arsenico e metalli pesanti.
(26 febbraio 2013)
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