Ambientalisti, agricoltori e pmi chiedono a Saccomanni di modificare la Tares
Si dovrebbero introdurre dei premi per i cittadini virtuosi e le aziende che praticano la raccolta differenziata dei rifiuti, si dovrebbe eliminare il pagamento di maggiorazione per metro quadro.
Le idee e le proposte per modificare l’attuale tassa sui rifiuti sono molte e vengono dagli esperti di Legambiente e dalle associazioni dei produttori, come Confapi, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Aiab. Tutte le richieste sono state inviate al ministro dell’Economia e delle Finanze Saccomanni e anche ai ministri dell’Ambiente Orlando, degli Affari regionali Delrio, e delle Politiche agricole De Girolamo. Quel che si chiede è di
In parole povere si chiede una ripartizione più equa e ragionevole dei costi dei rifiuti che non possono essere definiti a priori in base alla metratura dell’abitazione e al numero dei suoi abitanti: una famiglia di 1 persona che vive in un monolocale può produrre più rifiuti di una famiglia di 4 persone che vive in una casa a 3 piani, pratica la raccolta differenziata e fa arrivare in discarica 1 sacchetto di spazzatura ogni 10 giorni. Come spiegano i promotori della modifica della tassa sui rifiutiLiberare il tributo sui rifiuti dalla copertura dei costi dei servizi indivisibili, eliminando la maggiorazione di 0,30 euro per metro quadro, perché non correlati in alcun modo alla produzione dei rifiuti e all’esigenza di responsabilizzare i comportamenti individuali applicando criteri meritocratici.
Ora non resta che attendere la risposta dei ministri chiamati in gioco.Le nostre associazioni sono preoccupate perché, fino ad oggi, la discussione si è concentrata molto sulla modifica dell’imposta sulla casa e poco sulla Tares che, nella versione attuale, rischia di essere un nuovo pesante aggravio per tutte le utenze che producono rifiuti, senza prevedere alcun principio di premialità per i comportamenti virtuosi, anche perché comprende la copertura dei costi dei cosiddetti servizi indivisibili che poco hanno a che fare con la gestione dei rifiuti.
[Fonte: Ansa]
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Nel nostro Paese si continua a produrre troppi rifiuti e quasi la metà vengono smaltiti nelle discariche inquinanti.il nuovo tributo sui rifiuti, che deve rispettare il principio europeo “chi inquina paga” e deve essere calcolato solo sulla effettiva produzione di rifiuti indifferenziati, permettendo alle utenze più virtuose di pagare meno. In più di settemila Comuni italiani la quantità di rifiuti prodotti è irrilevante nel determinare l’ammontare della tassa, mentre solo alcune centinaia di enti locali fa pagare in base alle quantità effettivamente prodotte grazie alla tariffazione puntuale. Tutto questo è assolutamente inaccettabile.
Con l’introduzione di una tariffazione equa e l’applicazione del criterio di giustizia e sostenibilità ambientale, i più virtuosi potranno avere una minore pressione fiscale e
Solo in questo modo si contribuirà davvero a liberare l’Italia dal problema rifiuti, facendo entrare il nostro Paese a pieno titolo in quella “società europea del riciclaggio” alla base nella nuova direttiva europea
Fonte: Legambiente Italia rifiuti free]
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