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04 settembre 2013

........Tra esuberi e prepensionamenti, è allarme crisi in settore elettrico.


MA ALLORA NON ABBIAMO BISOGNO DI ULTERIORI CENTRALI A CARBONE  ?
DI ANCORA TANTO CARBONE NEL NOSTRO  PRESENTE E FUTURO? 
 GIA' OGGI   SEMBREREBBE  IN  CRISI IL SETTORE ELETTRICO!
Tratto da Adnkronos
Filctem, tra esuberi e prepensionamenti, è allarme crisi in settore elettrico.


  Roma, 4 set. Allarme crisi per il settore elettrico, tra esuberi e prepensionamenti. Lo lancia in un dossier della Filctem Cgil. Secondo il sindacato di categoria solo nel comparto termoelettrico, che occupa circa 10mila addetti, la produzione, nel 2012, è calata del 6,3%.

Con riflessi sull'occupazione, spiegano dal sindacato di categoria, perchè grandi impianti come Piombino, Rossano Calabro, Porto Tolle, Fiume Santo e Brindisi Nord "rischiano di divenire cumuli di rottami, andandosi ad aggiungere ai tanti siti termoelettrici già smantellati e da bonificare.
E per evitare questio rischi, ricorda la Filctem Cgil, "il sindacato ha siglato diversi accordi per tutelare quel lavoro che la crisi rischia di travolgere". Intese che hanno puntato sullo strumento dei prepensionamenti volontari, come nel caso dell'accordo raggiunto con Enel, spiega la Filctem Cgil, "per gestire nel biennio 2013-2014 la fuoriuscita di quasi 3.500 lavoratori su 36mila, preservando i livelli occupazionali attraverso la realizzazione di condizioni di ricambio generazionale"......... 
......se poi il provvedimento cosiddetti 'emergenza gas' non venisse reiterato sono avviate a una rapida chiusura anche le centrali di Porto Tolle, Piombino, Livorno, Montalto e Rossano Calabro per un totale di 600 unità, indotto escluso".


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