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04 febbraio 2014

ANSA: Allarme tumori Oms, 22 milioni di casi nel 2030

ROMA - Come un lenzuolo che progressivamente si stende sul mondo, i tumori interessano sempre più paesi, con incidenze in grande crescita man mano che aumenta il benessere e vengono adottati gli stili di vita occidentali. La fotografia, in occasione del World Cancer Day, è nel rapporto annuale dell'Iarc, l'agenzia dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che si occupa della malattia, che prevede che in meno di vent'anni i casi passeranno dai 14 milioni del 2012 ai 22 milioni nel 2030.
Di pari passo rispetto all'incidenza crescerà la mortalità, avvertono gli esperti, con le attuali 8,2 milioni di vittime ogni anno che diventeranno 13, il 70% delle quali in Africa, Asia e America del Sud, e in gran parte prevenibili se oltre che le abitudini scorrette queste aree 'copiassero' anche gli standard delle cure occidentali. Per quanto riguarda i tumori più diffusi, al 'top' c'è quello ai polmoni con 1,8 milioni di diagnosi, il 13% del totale, seguito da seno (12%) e colon (10%). Il cancro ai polmoni è anche il 'top killer', con il 19,4% del totale delle morti, seguito da fegato (10%) e stomaco.

''Il rapporto mostra che anche se le cure hanno visto notevoli progressi non possono essere l'unica arma per risolvere il problema dei tumori - spiega Christopher Wild, direttore dell'Iarc -. Dobbiamo mettere più impegno nella prevenzione e nella diagnosi precoce per limitare questo allarmante aumento del peso del cancro nel mondo''.

Per quanto riguarda l'Italia, secondo il rapporto messo a punto da Aiom e Airtum, nel 2012 si sono registrati 364mila nuovi casi. Se la mortalità appare in diminuzione, con il nostro paese che ha anche il record europeo di sopravvivenza a 5 anni, anche da noi c'è la tendenza all'aumento dei casi. ......Qui l'articolo integrale




PREVENZIONE E' ANCHE ,  UNA VOLTA ACCERTATO CHE  UNA FONTE DI INQUINAMENTO E'   ALTAMENTE  DELETERIA PER LA SALUTE ,FERMARE  TALE  FONTE  PER TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI E PREVENIRE INEVITABILI DANNI  .

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