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04 febbraio 2014

Ministero dell' Ambiente dixit .Centrale Enel della Spezia: valutare riesame dell'AIA!

Tratto da Speziapolis

“Si invitano le Amministrazioni in indirizzo a una puntuale verifica dei presupposti e dell’opportunità di effettuare il riesame del citato decreto di AIA e a fornire il proprio avviso in merito alla scrivente”. 


La “scrivente” è il Ministero dell’Ambiente, l’AIA quella rilasciata con DM 244 del 6/9/2013 a Enel per la centrale a carbone della Spezia e le “Amministrazioni in indirizzo” cui il Ministero invia la richiesta di verifica del presupposti e dell’opportunità di effettuare il riesame dell’AIA sono il Presidente, Commissario e Sindaci di Regione Liguria, Provincia e Comune della Spezia, Comune di Arcola; Ministero dell’interno (VVFF), della Salute, dello Sviluppo economico; Presidente della commissione istruttoria IPPC e direttore generale dell’Ispra, Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle risorse idriche.


Dopo quella di Brindisi, è la volta della revisione dell'AIA della centrale Enel della Spezia? Con almeno una differenza: nel caso di Brindisi è la Regione Puglia che chiede la riapertura dell'AIA, in quello della Spezia è il Ministero che "suona la sveglia" alle Amministrazioni, in particolare quelle locali. La notizia arriva con un comunicato del Comitato SpeziaViaDalCarbone in cui si legge che  

con la nota citata dal Ministero (14 gennaio scorso), il Comitato SVDC invocando il principio di precauzione chiedeva l’applicazione di “misure più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecnologie disponibili” data la “generale carenza nella valutazione ambientale e sanitaria del procedimento di rilascio dell’AIA alla CTE Enel della Spezia e dalla modesta adeguatezza degli impianti alle MTD”.

Il Comitato SVDC - continua il comunicato 

accoglie con favore la sollecitazione del Ministero dell’Ambiente alle Amministrazioni in indirizzo, auspica che le medesime procederanno in tempi brevi a verificare “puntualmente” l’esistenza di presupposti e l’opportunità di un riesame dell’AIA e conferma la propria disponibilità, se utile, a collaborare alla disamina di tutte le eccezioni già presentate nelle osservazioni. Eccezioni attuali anche dopo il rilascio del decreto e Osservazioni cui non è stata ancora fornita risposta puntale, come prevede la normativa dell’AIA.

La nota del Comitato SVDC  - che era stata inviata anche a Arpal e Corpo Forestale dello Stato della Spezia, e ISPRA (cc Procura della Repubblica e Prefettura della Spezia) - portava all’attenzione del Ministero il video girato il 6 Gennaio 2013 nei carbonili di Enel, esprimendo la propria preoccupazione per lo scarico delle acque di decantazione dei carbonili e le modalità con cui avviene la movimentazione del carbone e la conseguente dispersione di polveri. Continua la nota

In considerazione di ciò che è emerso relativamente alla qualità dell’OCD denso usato a Vado Ligure, avevamo ribadito quanto già evidenziato nelle Osservazioni in sede di rilascio AIA e, a nostro avviso, scarsamente accolto e incautamente non considerato dalle Amministrazioni, né dalla Commissione IPPC, né dal medesimo Ministero dell’Ambiente durante tutto il periodo del procedimento di rilascio dell’AIA.

 In particolare la nota evidenziava:


1) provenienza e tipologia dei combustibili utilizzati non disponibile

2) prescrizione per l’utilizzo di OCD a bassa concentrazione di zolfo non presente

3)prescrizioni complessivamente non in grado di conseguire il rispetto delle norme di salvaguardia della salute pubblica, se non in tempi lunghi e indefiniti.

A titolo di esempio erano citate le prescrizioni per un nuovo progetto del ciclo della movimentazione del carbone (entro un anno) e l’assenza di qualsivoglia stima per la capacità di depurazione delle acque di decantazione dei carbonili. Al proposito il Ministero ha chiesto a Ispra di verificare se e in quali occasioni Enel abbia comunicato agli enti preposti (come prevede l'AIA) l'eventuale scarico delle acque di decantazione dei carbonili bypassando i depuratori.

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