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30 marzo 2015

1)IL PICCO DEL CARBONE 2) Centrali a carbone con il fondo per il clima

Tratto da blogautore.repubblica

              Picco del carbone  .
Per mezzo secolo si è annunciato il picco del petrolio, ora si annuncia che sarà preceduto dal picco del carbone. 
Non può essere dovuto soltanto alle campagne "Beyond Coal" e "Keep it in the ground" o alle riunioni per preparare il vertice di Parigi a dicembre,  quando i paesi firmatari della convenzione ONU sul clima dovrebbero rinunciare a sfruttare l'80% delle riserve esistenti...
Secondo i produttori, in quanto fonte di energia meno costosa, solo il carbone può salvare dalla miseria quei 2 miliardi di persone senza elettricità. E le Ong sanitarie, umanitarie e ambientaliste stiano zitte invece di ricordare che l'inquinamento da carbone uccide 800 mila poveri all'anno, non i ricchi che hanno soldi per andare a respirare aria pulita e per curarsi.
Il carbone produce il 40% dell'elettricità mondiale, con una capacità di 1,617 GW per tre quarti da centrali ultra-sporche, che emettono mercurio, zolfo, ossidi d'azoto, per non parlare della CO2.

L'India intende aprire altre miniere, è un paese dove le vittime del carbone non contano, altri paesi sovvenzionano estrazioni ed esportazioni, la domanda dovrebbe raggiungere 9 miliardi di tonn/anno nel 2019. 

Però...
il Dow Jones Total Coal Market index ha perso il 75% (circa) in cinque anni in USA,
24 Big Coal sono fallite in 3 anni e un sesto delle centrali esistenti perde soldi
l'anno scorso in Cina il consumo è calato dell'1,6% mentre il PIL aumentava del 7,3%; 
le centrali a carbone cinesi girano al 54% della loro capacità per mancanza d'acqua da inquinare liberamente
 è sospesa o cancellata la costruzione di 2/3 delle centrali a carbone del mondo che era pianificata nel 2010
in dieci anni, in USA e nella UE la produzione di elettricità da carbone è calata di un quinto
i "mercati finanziari" (Banca Mondiale, Black Rock ecc.) ritengono che $100 miliardi di investimenti in centrali a carbone potrebbero restare immobilizzati e rendere 0 entro il 2035

Ho altre rondini che paiono indicare una primavera......

I minatori perdono il lavoro e protestano, giustamente, ma protestano giustamente anche quelli che di carbone si ammalano e muoiono. Nel frattempo l'efficienza e il risparmio energetico aumentano, insieme alla capacità installata da fonti rinnovabili: per es. l'anno scorso nella UE quella dell'eolico ha superato quella del carbone.

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Leggi anche su rinnovabili.it

Friends of the Earth: “Come una convenzione sulla tortura che non la proibisce”    

         Centrali a carbone con il fondo per il clima

Da una riunione del Green Climate Fund  nel fine settimana       è emerso che non si possono escludere gli impianti a               carbone   dai finanziamenti per il clima.Centrali a carbone con il fondo per il clima-

(Rinnovabili.it) – I soldi del fondo Onu costituito per aiutare i paesi in via di sviluppo a combattere il cambiamento climatico possono essere spesi per finanziare la forma più inquinante di produzione dell’energia elettrica: le centrali a carbone. Non siete gli unici a sgranare gli occhi, lo hanno fatto in molti nelle ultime ore dopo quel che è emerso dalla incredibile conferenza del Green Climate Fund (GCF) a Songdo, in Corea del Sud. In base alle norme concordate durante il meeting del consiglio, il fondo per il clima ha rifiutato di vietare esplicitamente il supporto a progetti legati ai combustibili fossili.
Karen Orenstein attivista di Friends of the Earth USA, ha fotografato la circostanza con una dichiarazione disarmante: «È come una convenzione sulla tortura che non proibisce la tortura».

Il fondo è stato istituito nell’ambito dei negoziati sul clima delle Nazioni Unite (UNFCCC) per aiutare i Paesi in via di sviluppo a finanziare l’energia pulita e le misure per l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Sul suo stesso sito si può leggere che «il fondo promuoverà il cambio di paradigma verso percorsi di sviluppo a basse emissioni e di resilienza climatica, fornendo sostegno ai Paesi in via di sviluppo  per limitare o ridurre le loro emissioni di gas serra».....
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