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Tirreno Power: La fine del carbone e la canna del gas (metano)Procedono spediti i lavori di demolizione dei nastri trasportatori che agevolavano il mefitico combustibile dai moli al carbonile (tuttora scoperto) della Tirreno Power.
Se fosse vero quel che filtra dai costruttori della piattaforma GLF Grandi Lavori Fincosit (gli stessi del MOSE di Venezia) il carbone a Vado sarebbe finito per sempre.
Pare infatti che proprio dal progetto della costruendo ecomostro Maersk, la parte inerente la movimentazione carbone sia stata definitivamente depennata.
Pare infatti che proprio dal progetto della costruendo ecomostro Maersk, la parte inerente la movimentazione carbone sia stata definitivamente depennata.
Alla centrale resterebbe “soltanto” il gas metano, gentilmente agevolato da un apposita conduttura SNAM che origina in quel di Case Lidora, e che nonostante lo sbraitare del Gosio pare proprio sia stata costruita a spese pubbliche.
Nel Frattempo la crisi di Italiana Coke va in concordato preventivo, con 50 milioni di esposizione verso le banche e i creditori che molto probabilmente con la chiusura dell’azienda dovranno accontentarsi del 30% del dovuto.
Svetta su tutto l’abbacinante miopia dei sindacati che fino all’ultimo - e l’ultimo è l’altroieri - hanno pigiato sul gas del “polo del carbone” in una provincia chiusa tra boschi e mare.
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