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28 luglio 2016

Statistiche su malattie legate all'inquinamento ambientale

Tratto da Metlife
Statistiche su malattie legate all'inquinamento
I fattori ambientali che possono provocare malattie anche gravi sono tanti. Ne cito solo alcuni: l’inquinamento atmosferico, le radiazioni ultraviolette, i cambiamenti climatici e degli ecosistemi, i rumori, l’edilizia, l’agricoltura e i comportamenti delle persone. Ma è risaputo che l'inquinamento atmosferico, acustico e delle falde provoca i danni maggiori all'uomo. In generale, laddove l'attività antropica è più presente, si rilevano le maggiori concentrazioni di malattie dovute all'inquinamento.

La percezione della mortalità


Non sorprende che le ansie e le preoccupazioni che ci accompagnano ogni giorno siano rivolte costantemente a eventi statisticamente piuttosto rari e meno frequenti di eventi e malattie più comuni che dovrebbero apparirci più preoccupanti. Un incidente o un ancora più improbabile attacco terroristico è percepito, a causa anche della martellante diffusione dei media, più tangibile di ciò che può diventare realmente pericoloso. Sottovalutando così un elemento continuamente presente e fondamentale: l'ambiente che ci circonda.

Causa diretta o indiretta di innumerevoli malattie è infatti l'inquinamento e il rapporto che l'essere umano ha con il proprio ecosistema. La poca attenzione che l'impatto dell'uomo esercita sull'ambiente ha costituito, nelle aree maggiormente popolate, un silenzioso pericolo. Fattori ambientali come i cambiamenti climatici e i raggi ultravioletti, l'agricoltura e l'alimentazione, l'ecosistema e il suo irreparabile danneggiamento, le città e le interazioni tra le persone sono solo alcuni di un lunghissimo elenco da citare.
Analizzarli tutti sarebbe impossibile. Io mi concentrerò su quelli di maggiore incidenza e che condizionano un grande numero di persone. Sto parlando dell'inquinamento atmosferico, l'inquinamento acustico e l'inquinamento delle falde acquifere.

L'Italia delle polveri sottili


Il ruolo fondamentale che l'atmosfera e tutto ciò che respiriamo hanno per noi rende l'inquinamento atmosferico uno dei fattori più discussi e paradossalmente altrettanto ignorato. Con dati alla mano è evidente come sostanze per noi nocive, quali le micro polveri sottili (PM 10 e PM 2.5), il biossido di Azoto (NO2) e le concentrazioni di ozono (O3) ci stiano intossicando lentamente ma inesorabilmente.
A essere preoccupante è che i dati forniti dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (Aea) mostrano una maggiore incidenza e un maggiore numero di morti nel territorio italiano rispetto al resto dell'Europa con un continuo superamento delle soglie raccomandate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dei limiti, sebbene più permissivi, fissati dall'UE. Nel 2012sono stati stimati 84.400 decessi distribuiti tra il PM 2.5 (59.500), il NO2 (21.600) e l'O3 (3.300). Dati anche ben peggiori di quelli forniti dal Centro Controllo Malattia attraverso il progetto VVIAS che stimano 59.646 decessi nel 2005 e 35375 del 2010, miglioramento imputato anche a una crisi economica inarrestabile.......

Il pericolo dei suoni molesti 


Ancora più sottovaluto è il pericolo dell'inquinamento acustico. Eppure diversi studi sembrano ormai unanimi a correlare un aumento del rischio di infarti e ictus a città e zone particolarmente rumorose.
Una ricerca della London School of Hygiene & Tropical Medicine, realizzata raccogliendo informazioni sui residenti della capitale britannica tra il 2003 e il 2010, mostra come superare la soglia dei 60 decibel comporti un'incidenza del 4% di perire e la probabilità del 5% tra gli adulti di essere ricoverati in seguito a un ictus, probabilità che sale fino al 9% se si prendono in considerazione gli anziani.....

Acque inquinate


Vale la pena analizzare anche i dati che riguardano le falde acquifere pubblicati dall'ISPRA nel Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque relativo ai dati raccolti nel 2013-14. L'ISPRA stessa si mostra preoccupata per l'aumento di sostanze inquinanti sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee. Non è un mistero che ciò possa rappresentare un pericolo per la salute.....

Siamo parte integrante della natura


.... Abbiamo un peso non da poco nell'ecosistema, sia nel suo insieme che nelle sue singole parti. Questo ha una correlazione indiretta e talvolta diretta con la nostra salute. Ecco perché è bene tenere a mente che l'ingranaggio della natura non è estraneo a noima noi stessi siamo parte della natura. Allo stesso modo prendercene cura ha come effetto quello di prenderci cura di noi stessi.

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