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19 ottobre 2017

Inquinamento, la colpa non è della siccità ma della politica....

Tratto da Il Fatto Quotidiano

Inquinamento, la colpa non è della siccità ma della politica: Italia sotto procedura in Ue, Regioni lente a rispettare impegni




AMBIENTE & VELENI

Torna l'emergenza che non è più emergenza: nelle città tornano i blocchi dopo pochi mesi. In realtà il problema non è del clima secco. Ma di misure strutturali che l'Italia non si dà, nonostante le promesse.

In mezza Italia è emergenza smog. Nel Paese europeo dove più persone muoiono ogni anno a causa delle polveri sottili disperse nell’aria (66mila), i blocchi del traffico per gli sforamenti dei livelli massimi di inquinamento atmosferico sono scattati prima ancora di accendere i termosifoni. Colpa del clima secco, senza precipitazioni che disperdono gli inquinanti, ma alla base c’è la mancanza di misure strutturali che porta la situazione a ripetersi sempre uguale, più volte all’anno. Carenze per le quali la Commissione Europea ha già avviato nei confronti dell’Italia due procedure di infrazione per la cattiva qualità dell’aria e la prospettiva è che Bruxelles, visto anche quest’ultimo allarme appena all’inizio dell’autunno, non ci farà sconti. Ma nonostante il richiamo politico e gli sforamenti già fuori norma a primavera (la legge ammette non più di 35 superamenti dei livelli massimi di inquinamento), poco si è fatto in questi mesi. .........
Il primo colpevole ad essere additato è il cambiamento climatico. Nei primi dieci giorni di ottobre, spiegano da Coldiretti, a livello nazionale rispetto alla media è caduto “il 79 per cento in meno di pioggia, con una punta del meno 92 per cento al Nord dove in molti territori è stata addirittura del tutto assente”. In molti casi, infatti, la salvezza delle città asfissiate dagli inquinanti atmosferici è la pioggia, che “lava l’aria” e porta così a terra gli inquinanti altrimenti in sospensione, ad altezza di naso e polmoni. Quest’anno, invece, la siccità asseta la terra in campagna e fa soffocare le città.
Le cause alla base del problema smog, però, sono altre e riguardano le fonti di emissione di quell’inquinamento. A partire appunto dai trasporti. Se è vero che negli ultimi anni, con il rinnovo del parco auto, sulle strade è diminuito il numero dei veicoli più inquinanti (fino almeno agli Euro 3), a mancare sono ancora misure strutturali. Piste ciclabili, piani di potenziamento del trasporto pubblico, misure per favorire la diffusione di veicoli a basso impatto ambientale, come le auto elettriche. E poi c’è l’inazione delle istituzioni di fronte al problema: “Un panorama non esaltante, che – salvo qualche lodevole eccezione – si divide tra ‘ignavia’, ‘ritardatari’ e ‘tutto chiacchiere e distintivo’”, denuncia Legambiente in un rapporto di metà ottobre sul tema. Gli sforamenti di questi ultimi giorni, infatti, non solo erano praticamente certi guardando anche solo le previsioni meteo, ma sono gli ennesimi dopo una primavera nera, in cui molti centri urbani avevano già oltrepassato i limiti di legge: ........ A questo si sommano i ritardi delle Regioni nel dare seguito all’accordo firmato a giugno scorso con il ministero dell’Ambiente per fare fronte comune sul tema della qualità dell’aria:.....Continua qui

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