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14 novembre 2017

Global Carbon Project- Entro il 2017 avremo respirato 41 gigatonnellate di C02 in un anno

Tratto da Il Cambiamento

Entro il 2017 avremo respirato 41 gigatonnellate di C02 in un anno

Entro il 2017 avremo respirato 41 gigatonnellate di C02 in un anno
La stima è contenuta nel rapporto 2017 compilato dal Global Carbon Project, un'iniziativa che coinvolge 76 scienziati di 57 diverse istituzioni in tutto il mondo:entro la fine del 2017 ci si attende che le emissioni globali di anidride carbonica risultino in aumento del 2% rispetto allo scorso anno, con un margine di incertezza compreso tra lo 0,8 e il 3%. E questo dopo tre anni di sostanziale stallo, dal 2014 al 2016, nella crescita di anidride carbonica.

Le emissioni globali di CO2 derivanti dall'uso di combustibili fossili e dal loro impiego nelle attività industriali raggiungeranno i 37 miliardi di tonnellate nell’anno in corso. Se si aggiunge l'anidride carbonica derivante dalla combustione di porzioni di foresta pluviale, la CO2 emessa arriverà a 41 gigatonnellate entro fine anno.

La ricerca pubblicata sulle riviste Nature Climate Change e Environmental Research Letters, arriva nei giorni della Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite (COP23), che si tiene a Bonn in Germania.

Per Corinne Le Quéré, climatologa dell'Università dell'East Anglia (Inghilterra) che ha guidato lo studio, il dato è «molto preoccupante», e con queste emissioni, «la finestra di tempo per provare a tenere il riscaldamento globale sotto i + 2°C dall'era pre-industriale si sta esaurendo, per non parlare dei +1,5 °C». Potremmo insomma esserci avviati sulla strada dei +3°C, con conseguenze potenzialmente catastrofiche, che peraltro si possono già vedere.

Intanto emerge che i centri urbani del pianeta sono responsabili del 70% delle emissioni di CO2 derivanti dall’utilizzo di combustibili fossili: il dato viene reso noto nel Report elaborato dal Global Covenant of Mayors for Climate & Energy, studio dedicato a tutti i progetti smart city del mondo che consentiranno di ridurre sensibilmente le emissioni di gas serra (greenhouse gas) e di altri inquinanti. Il documento è stato presentato durante i lavori della Cop23.

A livello ancora teorico, i promotori del documento hanno calcolato che se tutte le 7.500 amministrazioni cittadine aderenti al patto mondiale dei sindaci per il clima e l’energia, rappresentative di 680 milioni di abitanti, iniziassero a rendere operative le misure di decarbonizzazione fin qui stabilite, si avrebbe un taglio di 1,3 miliardi di emissioni di CO2 l’anno a partire dal 2030.

Ne deriva che i centri urbani del pianeta sono responsabili, appunto, del 70% delle emissioni di CO2 derivanti dall’utilizzo di combustibili fossili (principalmente petrolio e gas) nel settore energetico e dei trasporti.....Tratto da 
 Il Cambiamento

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