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28 luglio 2019

Porta il caso Laminam in Parlamento e cita le analisi eseguite dalla Procura e dal Cnr oltre alla relazione del Comitato tecnico scientifico della Regione

Tratto  da La Repubblica

Emissioni a Borgotaro, Muroni (Leu) interroga tre ministri: "Coinvolgere l'Istituto superiore di sanità"

La deputata porta il caso Laminam in Parlamento e cita le analisi eseguite dalla Procura e dal Cnr oltre alla relazione del Comitato tecnico scientifico della Regione
In attesa di conoscere il parere regionale in merito alla richiesta di Laminam di triplicazione della produzione ceramica a Borgotaro, Rossella Muroni, deputato di Leu, già presidente nazionale di Legambiente, in qualità di membro della commissione  Ambiente ha depositato alla un’interrogazione a risposta scritta sul caso Laminam a Borgotaro, rivolta ai ministri dell’Ambiente, Salute e Sviluppo economico.

Muroni, come si può leggere nel documento depositato sul sito della Camera, dopo aver fatto una breve ricostruzione dei fatti, dal 2016, anno di insediamento della fabbrica ceramica, ad oggi e dopo aver evidenziato i casi di disagio nella popolazione ("irritazione e allergie cutanee, nonché ulcere nasali") evidenzia come Laminam, dopo aver adottato trattamenti specifici delle emissioni, in particolare quella del forno cottura, abbia ripreso la produzione.

"Nonostante le bonifiche -  secondo il testo - i fenomeni patologici sono continuati e anzi si sono aggravati; tanto che le segnalazioni, in base a  una relazione della regione Emilia-Romagna, hanno raggiunto la cifra di 346, mentre le persone che sono state sottoposte a visita sono state 216".

La deputata aggiunge: "Una indagine effettuata dalla Procura di Parma rileva la presenza, nei fumi della Laminam, di sostanze cancerogene, irritanti e allergeniche; gli studi del Cnr dimostrano la presenza di benzene superiore ai limiti stabiliti dal decreto legislativo 155 (per cento microgrammi-metrocubo) in tre località scelte per i controlli: area 36 (5,84) sito 3 (5,84) e sito 1 (14,04); presso le scuole elementare e media sono superati i limiti senza effetti stabiliti dal Reach: 3,98 contro il limite di 3,5; un'altra sostanza cancerogena, secondo le analisi di Arpa Emilia-Romagna, ha raggiunto presso le scuole la concentrazione di 250 mgr/mc, fuori delle aule e di 23 microgrammi all'interno; in altri siti i valori della sua concentrazione alle immissioni supera i livelli capaci di provocare lesioni precancerose come displasia, metaplasia e ulcere nasali".

Sempre Muroni, cita anche l’istituzione di un tavolo di garanzia per la qualità dell'aria di Borgo Val di Taro, nonché l’esistenza di un Comitato tecnico-scientifico ambiente e salute che lo supporta, per approfondire le cause dei fastidi legati agli odori e ai sintomi di tipo sanitario segnalati dalla popolazione a partire dal 2017. Ne fanno parte enti locali, aziende sanitarie, sindacati, comitati e associazioni ambientaliste, quali Legambiente;

Nel testo si legge inoltre che "le analisi del Cnr e quelle della procura hanno riscontrato nelle emissioni del forno di cottura centinaia di composti chimici, fra i quali molte sostanze cancerogene, irritanti e allergeniche, che possono interagire tra loro e sommare gli effetti” e che “la Laminam ha richiesto la secretazione delle sue analisi per quanto riguarda i fumi del forno di cottura".

"Non appare corretto - osserva l'esponente di Leu -  accogliere la richiesta di secretazione che di fatto impedisce un'analisi approfondita delle cause dei numerosissimi casi patologici verificatisi a Borgotaro dopo l'attivazione delle produzioni Laminam con la conseguenza anche di negare il diritto di conoscere la probabile fonte di danno alla salute dei cittadini".

Chiede in definitiva se i tre ministri siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e se non intendano, nel rispetto del 'principio di precauzione' e tenendo conto delle analisi eseguite dalla procura e dal Cnr e della relazione del Comitato tecnico scientifico della Regione che enumera 216 casi di disturbi di natura irritativa e allergica, adottare le iniziative di competenza per verificare il livello di inquinamento, anche per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, e promuovere un'indagine epidemiologica dell'Istituto superiore di sanità, nell'ottica di evitare che la situazione descritta si perpetui nel tempo"; chiede infine "se non intendano promuovere, per quanto di competenza, una riflessione tecnica sulla questione e al tempo stesso avviare un percorso di coinvolgimento dei cittadini in modo da assicurare la partecipazione attiva nelle decisioni che riguardano la tutela della loro salute

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