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25 settembre 2019

Lettera al Presidente del Consiglio: L'ILVA è un climate monster

Tratto da Peacelink
Lettera al Presidente del Consiglio dal Prof. Alessandro Marescotti
Ilva

L'ILVA è un climate monster

E' la prima fonte di CO2 in Italia se si conteggiano anche le due centrali termoelettriche CET2 e CET3 che ricevono i gas di cokerie e altoforni, bruciandoli e liberando una quantità imponente di gas serra
24 settembre 2019
Associazione PeaceLink
Al Presidente del Consiglio 
Prof. Giuseppe Conte

Gentile Presidente,
come tutti noi, anche lei avrà ascoltato le dure parole di Greta Thunberg sui cambiamenti climatici.

Le emissioni di CO2 costituiscono una minaccia per il futuro.
E’ bene non avere reticenze e dire tutta la verità. Ma in Italia la verità sulla CO2 non è ancora stata detta tutta.

UN CLIMATE MONSTER

In Italia infatti la massima fonte globale di emissioni di anidride carbonica (CO2) è costituita dalla somma della CO2 dello stabilimento siderurgico di Taranto con la CO2 delle sue due centrali termoelettriche connesse. 
Le scriviamo per comunicarle i numeri che fanno di tale stabilimento un mostro climatico.
 
Non a caso i suoi impianti sono ancora sotto sequestro e funzionano solo in virtù di deroghe e di proroghe a base di una lunga serie di decreti legge che non fanno onore all’Italia. Le ricordiamo che lo Stato italiano è stato recentemente condannato dalla Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) per non aver protetto la popolazione. Ciò nonostante ad ArcelorMittal è stata garantita l'immunità penale fino al 2023. 

Le scriviamo per sollecitare la sua attenzione sul fatto che lo Stato italiano ha accumulanto un'enorme responsabilità per non aver agito.

Non ha agito per tutelare Taranto. Non solo. Non ha agito per tutelare l'intero Pianeta dal cambiamento climatico, a cui le emissioni di CO2 dello stabilimento siderurgico contribuiscono in modo significativo.
Siamo davanti a una fonte emissiva senza pari in Italia. Infatti lo stabilimento siderurgico di Taranto svetta su tutti superando i dieci milioni di tonnellate annue di CO2 se si considerano anche le centrali termoelettriche connesse. I dati che con questa lettera elenchiamo sono di una evidenza scientifica inoppugnabile e vogliono ristabilire la giusta informazione sulle emissioni del ciclo siderurgico integrale.....

Sommando alle emissioni di CO2 dello stabilimento (4.700.000 tonnellate/anno) anche le emissioni di CO2 delle due centrali termoelettriche CET2 e CET3 (3.046.760 + 2.941.890 = 5.988.650) si ottiene un totale di 10.688.650 tonnellate/anno di CO2 provenienti dal ciclo siderurgico integrale
Con questi numeri lo stabilimento siderurgico di Taranto diventa la prima fonte emissiva di CO2 in Italia.

Perché questa informazione non circola?


UN APPELLO ALL'AZIONE
Signor Presidente, la invitiamo ad occuparsi personalmente della massima fonte emissiva di CO2 in Italia: l'ILVA di Taranto.

Lei ha detto all’ONU che l’Italia è in prima linea per l'ambiente. 
Ce lo dimostri spiegando come intende contrastare la minaccia climatica delle emissioni siderurgiche a Taranto. E agendo di conseguenza.

Cordiali saluti e buon lavoro

Prof. Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
www.peacelink.it

                              ______________________________

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Viviamo accanto a una fabbrica di cancro"

La BBC racconta la lotta delle famiglie di Taranto contro la polvere tossica

Storie e battaglie dei genitori tarantini uniti per tutelare la salute dei loro figli nel racconto della TV britannica.
22 settembre 2019
Denise Hruby & Thomas Cristofoletti
Fonte: bbc.com - 17 settembre 2019
Taranto, Italy
Il dipinto di Carla Lucarelli dopo la morte di suo figlio a 15 anni.
Una madre culla suo figlio. Gli occhi della madre sono affettuosi, ma il suo seno si è trasformato in una ciminiera e sta allattando il suo bambino con fumi tossici invece che con latte nutriente.
Questa è l'immagine ritratta in uno dei primi dipinti di Carla Luccarelli, dopo la morte di suo figlio Giorgio all'età di 15 anni.
Le ciminiere, spiega Carla, raffigurano i camini di Ilva, la più grande fabbrica d'acciaio in Europa. È a Taranto, una città costiera nel sud Italia.
"Viviamo accanto a una fabbrica di cancro", dice.
I suoi dipinti non sono solo un modo per incanalare il dolore, ma una forma di protesta contro l'enorme impianto, il governo che gli consente di operare, e il suo nuovo proprietario ArcelorMittal, il più grande produttore mondiale di acciaio.....
Dal 2011, la Corte di Giustizia Europea (CGE) ha ripetutamente dichiarato che l'impianto di Ilva viola gli standard ambientali. La Corte di Giustizia Europea ha ordinato al governo italiano di agire - con scarso successo. Nella sua sentenza più recente dello scorso gennaio, ha rilevato l'incapacità del governo di proteggere i suoi cittadini dall'inquinamento che mette in pericolo la loro salute.
Nemmeno i tribunali italiani hanno avuto successo....

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