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20 luglio 2020

L’elettrosmog è dannoso. Ecco qualche rimedio per difendersi!

Tratto da ComeDonchisciotte

L’elettrosmog è dannoso. Ecco qualche rimedio per difendersi!

Inquinamento elettromagnetico: come ridurre l'esposizione all ...L’inquinamento elettromagnetico, detto anche elettrosmog, è una delle conseguenze del progresso tecnologico. Ma, in estrema sintesi, di cosa si tratta? È un inquinamento causato dalle onde radio emesse dai campi elettromagnetici non ionizzanti, ossia che rientrano in un range di frequenze che va da 0 Hz alle frequenze di radiazioni visibili come, per esempio, il laser. Quello che a noi interessa, però, è: l’elettrosmog è dannoso per la nostra salute? E se sì, quanto? E se è nocivo, esistono delle precauzioni per difenderci?

L’identikit dell’elettrosmog Sembra un bel quadro ma si tratta, invece, di elettromagnetismo
Sento parlare di elettrosmog da anni così, quando mi è capitata l’occasione di assistere – lo scorso 15 gennaio – a una serata informativa che trattava di campi elettromagnetici e geopatie e su come possiamo difenderci, ho colto la palla al balzo. Mi sono , così, fatta un quadro generale della situazione che vorrei condividere con voi.
Le onde dirette e i raggi gamma che riceviamo costantemente, se siamo in movimento sono meno dannosi, se stiamo tanto tempo fermi in un posto, possono addirittura contribuire a far fermare il nostro cuore. L’infarto, infatti, accade quando stai fermo e non quando sei in movimento. Le onde – per non essere nocive al nostro organismo – vanno “armonizzate”, per cui non si tratta di schermarle totalmente che non sarebbe possibile, ma di renderle armoniche con le nostre onde vibrazionali. Noi siamo antenne ricetrasmittenti e le nostre cellule comunicano tra loro attraverso esse. Si tratta di non permettere alle onde dell’ambiente di interferire con le nostre onde vitali per non avere gravi problemi nel lungo periodo.
L’atto di armonizzare le onde elettromagnetiche per recuperare il nostro equilibrio, si chiama biorisonanza.
Perché è così importante conoscere l’elettrosmog?
Dal 2013 – a oggi – sono state avviate ricerche sempre più approfondite sull’inquinamento elettromagnetico e dall’inizio del 2019 sono disponibili i risultati di indagini iniziate negli anni ’70, quando la situazione era ancora molto diversa da quella attuale.
Il telefonino se usato in modo scorretto può essere molto dannoso per la salute: lo confermano più istititi di ricerca scientifica
L’OMS – Organismo mondiale della salute – nel 2011 dichiara che il telefonino è un oggetto cancerogeno di serie 2B, ossia un possibile pericolo quindi per i tumori all’orecchio. Gli studi dimostrano che le radiofrequenze possono provocare rotture a livello di DNA. Il cranio dei bambini è molto più penetrabile dalle onde di quello di un adulto in quanto il corpo di un bimbo contiene il 70%di acqua contro il 50%di una persona in età matura.
Si chiama PHONEGATE, lo scandalo sulle esposizioni alle onde elettromagnetiche i cui valori limiti erano stati superati di 4 volte da parte di diversi marchi di cellulari, da oltre venti anni.
Secondo l’Istituto Ramazzini di Bologna – un centro per la ricerca indipendente e la prevenzione del cancro e delle malattie di origine ambientale – i risultati ottenuti con le cavie sono stati gli stessi dell’America, ossia che troppa esposizione alle onde radio dei cellulari può essere causa di tumori al sistema nervoso, che influenza il muscolo cardiaco e il suo funzionamento fino ad arrivare – in casi estremi – al blocco cardiaco.


Per quanto riguarda l’Italia è stato creato un sito dove viene spiegato, in maniera non molto allarmistica sull’uso corretto dei cellulari.

Sette regole base per proteggersi
1- Evita di stare a contatto diretto del cellulare anche se stai parlando 
2- Utilizza cuffie e vivavoce
3- No cellulare vicino a seno e cuore, no vicino organi riproduttivi (tasca davanti del pantalone), no attaccato all’orecchio
4- Quando dormi cellulare almeno a un metro dal cuscino (anche la radiosveglia)
5- No chiamate in macchina dato che l’auto muovendosi continua a far cercare l’onda al tuo cellulare per cui l’elettrosmog è più elevato
6- Il cellulare emette sempre radiazioni sia che venga utilizzato oppure no, perché è in continua ricerca di campo e aggiornamenti
7- No cellulare ai bimbi piccoli. Se proprio lo vogliono, metterlo in modalità aereo


Una legge europea del 2011
Le informazioni della comunità scientifica considerate da diversi organismi internazionali – tra cui il Consiglio d’Europa – hanno portato alla Risoluzione 1815 del 27 maggio 2011 che raccomanda agli Stati membri di:
 intervenire per diminuire l’esposizione umana all’inquinamento elettromagnetico prestando attenzione a bambini e ragazzi;
 evitare l’uso di reti wireless nelle scuole, come pure l’utilizzo di telefoni cellulari da parte di bambini e ragazzi;
 applicare il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE, considerando la crescente esposizione della popolazione alle onde elettromagnetiche e, in particolar modo, l’esposizione dei gruppi vulnerabili come bambini e ragazzi.

Molte associazioni sono nate a sostegno di queste normative come, per esempio, la A.P.P.L.E. fondata dal professor Gino Levis che fu il primo a parlare di elettrosmog in conferenze aperte.
A.P.P.L.E. – Assiciazione per la Prevenzione e la lotta all’ELETTROSMOG

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