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02 ottobre 2020

Rosy Battaglia: L’inquinamento è il più grave rischio ambientale per la salute in Europa

Tratto da Lifegate

L’inquinamento è il più grave rischio ambientale per la salute in Europa

Secondo Agenzia europea per l’ambiente e l’Oms, sono oltre 630mila i morti per cause ambientali in Europa. L’Italia è uno dei paesi più esposti.

L’inquinamento atmosferico rimane il più grave rischio ambientale per la salute dei cittadini europei e causa almeno 400mila morti premature l’anno. Seguito dall’inquinamento acustico che porta, invece, oltre 12mila decessi. In aggiunta, anche in Europa si comincia a morire sempre più spesso per gli effetti dei cambiamenti climatici, a partire dalle ondate di caldo. Dati drammatici a cui si somma la perdita di giorni di vita causata da pesticidi, sostanze chimiche, interferenti endocrini e microplastiche diffusi nell’ambiente e nelle falde acquifere. L’Italia, duramente colpita dal virus Sars-Cov-2, rimane in particolare una delle nazioni più esposte all’inquinamento da micropolveri, biossido di azoto (NO2) e ozono, insieme a Grecia, Spagna e Slovacchia. E proprio nel nostro paese si accusano, sempre più, i drammatici effetti del riscaldamento globale.
È il quadro per nulla rassicurante fornito dall’ultimo rapporto dell’European environment agency, l’Agenzia europea per l’ambiente (Eea), “Healthy environment, healthy lives: how the environment influences health and well-being in Europe“. Il report è stato aggiornato anche sull’impatto della pandemia da coronavirus che ribadisce, anche in base ai dati forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità, come la cattiva qualità dell’aria in Europa sia la causa di cardiopatie ischemiche, ictus, malattie polmonari ostruttive croniche, tumori e infezioni respiratorie. Oltre che disturbi neurologici, asma, diabete e obesità. Malattie che insieme all’esposizione alle sostanze nocive hanno indebolito i nostri sistemi immunitari e sono state associate ad una più marcata vulnerabilità alla Covid-19.

Secondo l’Oms oltre 630mila morti per cause ambientali

Gli esperti dell’Eea e dell’Oms hanno parlato, in totale, di oltre 630mila persone morteprematuramente per cause ambientali. A partire dalle fasce di popolazioni più deboli. I più colpiti sono i bambinimaggiormente esposti e indifesi all’inquinamento atmosferico con oltre 211mila anni di vita persi annualmente, ma anche le donne in gravidanza, gli anziani e le persone con condizioni di fragilità. Sulla qualità della salute dei cittadini europei incide, inoltre, anche il cattivo stato socio-economico che concentra nelle aree più inquinate le fasce di popolazione più povere, lasciando a quelle più abbienti il maggior accesso alle aree verdi. Tanto che il direttore esecutivo dell’Eea Hans Bruynininckx ha espressamente dichiarato, anticipando di qualche giorno la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, come sia “necessaria un’azione forte per proteggere i più vulnerabili nella nostra società. La povertà spesso va di pari passo con la vita in cattive condizioni ambientali e di salute”.

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