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14 novembre 2020

Bruxelles chiude la porta alle centrali a gas , non inserirà le centrali a gas tra gli investimenti sostenibili.

 Tratto da Rinnovabili.it

Bruxelles chiude la porta alle centrali a gas, basta aiuti dalla finanza sostenibile UE

Per accedere ai finanziamenti, gli impianti non dovranno emettere più di 100 g/CO2e/kWh.

La decisione nella bozza di regolamento sulla finanza sostenibile UE

(Rinnovabili.it) – Bruxelles non inserirà le centrali a gas tra gli investimenti sostenibili. A meno che non stiano entro parametri rigidi di emissioni. Parametri che nessun impianto in Europa oggi rispetta. E’ quanto si legge nella bozza di provvedimento che regola la finanza sostenibile UE, in discussione in queste settimane. Insieme al destino del nucleare, quello del gas era uno dei punti più caldi della discussione sulla nuova tassonomia verde.

Ogni dettaglio sarà importante, nella versione definitiva del documento. Perché si tratta di una definizione tecnica, sulla cui base Bruxelles potrà destinare i miliardi di euro di investimenti che sono necessari affinché l’Unione raggiunga i suoi obiettivi sul clima, cioè la neutralità climatica entro la metà del secolo. Le stime più attendibili viaggiano su cifre dell’ordine di 350 miliardi di euro da mobilitare.

La bozza di regolamento sulla finanza sostenibile UE stabilisce che, per essere classificato come un investimento sostenibile, le centrali a gas non devono produrre più di 100 grammi di CO2 equivalente per kWh. Nel panorama attuale, equivale a dire che nessuno degli impianti in funzione potrebbe essere finanziato oggi. Anche le centrali a gas più efficienti d’Europa producono emissioni che superano questo limite di più di tre volte.

L’UE sembra quindi decisa a non cedere alle pressioni delle compagnie fossili. Queste si sono mobilitate fin dallo scorso dicembre, quando Bruxelles pubblicò la nuova tassonomia verde che metteva il gas, insieme al nucleare, tra gli investimenti “a rischio”. E le loro richieste principali non hanno fatto breccia....


Tratto da Euractive.it

L’Ue esclude le centrali a gas dagli investimenti verdi

Le centrali elettriche alimentate a gas naturale non saranno classificate come investimenti “sostenibili” o “di transizione” in Europa a meno che non rispettino limiti di emissione talmente bassi che nessuno è attualmente in grado di rispettarli. ..

I nuovi standard saranno presentati nelle prossime settimane nell’ambito della tassonomia finanziaria sostenibile dell’Ue, che determina quale tipo di investimenti contribuisca in modo sostanziale alla lotta contro il cambiamento climatico.

Il mancato ottenimento del marchio verde dell’Ue potrebbe privare le centrali elettriche di miliardi di euro di finanziamenti, poiché gli investitori privati cercano rifugio in investimenti visti come sostenibili da un punto di vista climatico.

Per qualificarsi come investimento “sostenibile”, le centrali a gas non devono emettere più di 100 grammi di CO2 equivalente per chilowattora. Il limite di 100 g di CO2 impedirebbe anche che le centrali a gas siano etichettate come una tecnologia di “transizione”.

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La reazione degli ambientalisti

Gli ambientalisti, dal canto loro, hanno accolto con favore la bozza di regole dell’Unione europea che chiude la porta agli investimenti nel gas fossile etichettati come “verdi”. “La lobby del gas è stata definitivamente respinta”, ha detto Rebecca Vaughan, un’analista che segue le lobby dell’industria per l’InfluenceMap citata da Reuters.

Nel dicembre dell’anno scorso, la Banca europea per gli investimenti (Bei) ha deciso di bloccare tutti i finanziamenti a progetti sui combustibili fossili dalla fine del 2021, una mossa accolta con favore dagli attivisti verdi.

“Questo è il mondo in cui ci troviamo ora: il gas fossile non è sostenibile”, ha affermato Dave Jones di Ember, un think-tank indipendente sul clima che si concentra sulla transizione globale dell’elettricità.


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