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19 novembre 2020

Medico Isde Giovanni Ghirga CIVITAVECCHIA A TUTTO GAS

 Tratto da Facebook del  Medico Isde Giovanni Ghirga 

CIVITAVECCHIA A TUTTO GAS

                     Il Manifesto, 19 novembre 2020.

 UN PO’ TROPPO PER LA POPOLAZIONE, da troppo tempo incerta per la salute e l’ambiente. Giovanni Ghirga, pediatra, dell’Associazione medici per l’ambiente (Isde), mostra i dati sulla mortalità per cause naturali e per tumori che a Civitavecchia sono del 10% in eccesso rispetto alla popolazione laziale nel periodo 2006-2010 (dati Regione Lazio). In un’audizione al Senato, Ghirga ha presentato dati di varie ricerche condotte in vari luoghi nel mondo sui disturbi del neurosviluppo dei bambini geneticamente predisposti: l’incidenza è direttamente proporzionale alla vicinanza alle fonti di emissione di metalli tossici, mercurio, cromo, piombo, gli inquinanti che si generano dalla combustione fossile.

«A CIVITAVECCHIA, PUR NON ESSENDOCI ancora dati specifici, come invece sono stati rilevati a Taranto – denuncia Ghirga – noi pediatri lo vediamo quotidianamente: troppi bambini non rispettano le tappe del linguaggio del normale neurosviluppo. 

Il gas? Emette particelle ultrafini, tremendo». Non sorprende che Civitavecchia voglia prendere al volo il treno dell’idrogeno verde, come è stato proposto nel corso di incontri che si sono tenuti negli ultimi mesi anche con Mario Agostinelli, presidente dell’Associazione Laudato si’. Con un adeguato parco di pannelli solari si potrebbe produrre energia pulita per far funzionare un generatore di idrogeno da utilizzare per generare a sua volta energia o, come riserva di energia, per i più svariati usi.

«IN GERMANIA E IN FRANCIA STANNO investendo sull’idrogeno verde, l’Enel annuncia di volerlo fare all’estero, mentre qui a Civitavecchia ci precludono la possibilità di accelerare verso la decarbonizzazione», denunciano gli attivisti di Città Futura. «Il problema è politico, non tecnologico: è stata scelta la strada del gas, sono stati fatti investimenti enormi, e ora non ce ne possiamo liberare. Il meccanismo del Capacity Market introdotto l’anno scorso darà incentivi per 10 anni agli impianti a gas perché tengano in equilibrio la rete elettrica. Il gas era l’alternativa 30 anni fa, non oggi».

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