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03 febbraio 2021

Ultimi studi sul rapporto tra inquinamento atmosferico e impatto sulla salute pubblica

 Tratto da Note di Grondacci 

venerdì 29 gennaio 2021

Ultimi studi sul rapporto tra inquinamento atmosferico e impatto sulla salute pubblica 

Pubblico di seguito la sintesi (alla fine delle quali troverete i link per accedere al testo completo) delle parti più significative di 4 studi che analizzano il rapporto tra concentrazioni polveri fini (PM10 e PM2,5) ossidi di azoto e mortalità correlabile

Gli studi riguardano aree cittadine della pianura Padana e da questi si ricava il permanere di una cattiva qualità dell’aria  e come queste aree devono alti carichi di mortalità derivante dall’inquinamento atmosferico rispetto alla media UE. 

Particolarmente significativi sono i dati pubblicati nel 2020 dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente dai quali si ricava come l’inquinamento da polveri fini sia rimasto molto significativo nonostante il lungo periodo di lockdown da emergenza COVID19. 

Vediamo comunque specificamente questi studi 

PERCEZIONE PUBBLICA DELLE FONTI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO IN TUTTA EUROPA (DOCUMENTAZIONE INTERNAZIONALE)

Studio pubblicato su SpringerLink [NOTA 2].

Secondo lo studio l'inquinamento atmosferico è una delle principali preoccupazioni della nostra società per i suoi effetti sulla salute umana e sull'ambiente. Tra le misure politiche che possono essere messe in atto per limitare le emissioni di inquinanti atmosferici, oltre alle tecnologie ci sono gli strumenti normativi. Altrettanto importanti sono le misure comportamentali, che richiedono il coinvolgimento attivo dei cittadini. Il successo di qualsiasi misura volta a limitare le emissioni inquinanti richiede l'accettazione da parte dei cittadini che, a sua volta, implica una corretta percezione dei principali fattori di emissione inquinanti. 

Lo studio quindi presenta il confronto tra la percezione pubblica delle fonti di inquinamento atmosferico e la situazione reale attraverso un'indagine condotta in sette paesi europei e che ha coinvolto 16 101 intervistati. 

Lo studio mostra una drastica sottovalutazione del contributo del settore agroalimentare all'inquinamento atmosferico. Questo risultato è comune a tutti gli intervistati nei sette paesi esaminati e dipende solo in piccola parte dal sesso, dall'età e dallo status socioeconomico degli intervistati.

TESTO COMPLETO DELLO STUDIO: QUI   


continua qui....

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