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07 aprile 2021

Note di Grondacci . Parlamento UE: adeguare i limiti degli inquinanti dell’aria alle linee OMS

 Tratto da Note di Grondacci

Parlamento UE: adeguare i limiti degli inquinanti dell’aria alle linee OMS





Si tratta della Risoluzione del Parlamento europeo approvata il 25 marzo 2021 sull'attuazione delle direttive sulla qualità dell'aria ambiente: direttiva 2004/107/CE (QUI) e direttiva 2008/50/CE (QUI) 

Testo completo della Risoluzione: QUI

Ne riportiamo alcune le altre le trovate su Grondacci 

 LE CRITICITA’ CHE EMERGONO DALLA RISOLUZIONE

1. evidenzia che le Direttive sulla qualità dell'aria ambiente dell'Unione europea, pur essendo state efficaci nel fissare norme comuni a livello dell'UE in materia di qualità dell'aria e nell'agevolare lo scambio di informazioni sulla qualità dell'aria, sono riuscite solo in parte a ridurre effettivamente l'inquinamento atmosferico e a limitarne le ripercussioni negative sulla salute, la qualità della vita e l'ambiente;

2. incoraggia la Commissione a tener conto della complessa natura dell'inquinamento atmosferico (ad esempio la formazione di particolato secondario, il trasferimento dell'inquinamento atmosferico su scala globale e dell'UE) nell'elaborazione di una nuova politica in materia di qualità dell'aria, così da garantire un approccio integrato e olistico;

3. prende atto del fatto che le misure di confinamento per controllare la diffusione della pandemia hanno portato a una drastica riduzione temporanea del traffico e delle attività industriali, che di conseguenza ha portato a un calo senza precedenti delle emissioni e dell'inquinamento atmosferico su scala continentale, con concentrazioni di inquinanti ben al di sotto dei limiti legali e delle raccomandazioni dell'OMS, dimostrando dunque in modo chiaro l'impatto delle attività umane sull'ambiente

 

ADEGUARE I VALORI LIMITE DEGLI INQUINANTI NELLA QUALITÀ DELL’ARIA ALLE LINEE GUIDA DELL’OMS 

La Risoluzione chiede di rivedere le norme sulla qualità dell'aria e invita la Commissione ad allineare i valori di PM10, PM2,5, SO2 e O3 alle linee guida dell'OMS, e i valori del benzene (C6H6) e del benzo(a)pirene (BaP) ai livelli di riferimento dell'OMS, apportando modifiche legislative alle direttive sulla qualità dell'aria ambiente a seguito di una valutazione d'impatto globale sugli aspetti sanitari, ambientali, sociali ed economici.

 

MONITORARE ANCHE GLI INQUINANTI NON REGOLAMENTATI

La Risoluzione chiede che nel monitoraggio siano inclusi, se del caso, sulla base di una valutazione dei più recenti dati scientifici, anche altri inquinanti non regolamentati che hanno comprovate ripercussioni negative sulla salute e sull'ambiente nell'UE, come le particelle ultrafini, il particolato carbonioso, il mercurio e l'ammoniaca.  

 

ADEGUARE LA NORMATIVA AI PICCHI DI CONCENTRAZIONE DEL PARTICOLATO FINE

La Risoluzione sottolinea che gli standard annuali permettono ai picchi di concentrazione degli inquinanti di passare inosservati, in particolare nel caso del PM2,5.

 

CREARE ELENCHI DI SOSTANNZE PERICOLOSE PER LA SALUTE

La Risoluzione invita la Commissione a stilare un elenco di controllo riguardante sostanze o composti che destano preoccupazioni per la salute presso l'opinione pubblica o la comunità scientifica ("elenco di controllo"), ad esempio le microplastiche, al fine di consentire di dare seguito alle nuove conoscenze sull'importanza per la salute umana di tali composti e sostanze emergenti e sui metodi e gli approcci di monitoraggio più adeguati.

 

NUOVE LINEE GUIDA SULLA COSTRUZIONE DELLE RETI DI INDIVIDUARE INDICATORI CHE TENGANO CONTO DELLA SALUTE UMANA

La Risoluzione:

1. sottolinea a questo proposito la necessità che la legislazione dell'UE tenga maggiormente e opportunamente conto dell'esposizione umana all'inquinamento atmosferico ed esorta la Commissione a includere nuovi indicatori negli indici di qualità dell'aria, come la densità della popolazione nei pressi delle stazioni di monitoraggio e dei punti di campionamento, in modo da stabilire criteri di "esposizione generale della popolazione" e disposizioni per la rappresentatività dei siti di monitoraggio; 

2. sottolinea la necessità di integrare nell'elaborazione delle nuove politiche gli insegnamenti sull'inquinamento atmosferico tratti dalla pandemia di COVID-19.


 AMPLIARE LA APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA SULLE EMISSIONI DAI GRANDI IMPIANTI INDUSTRIALI

La Risoluzione esprime preoccupazione per la pratica di costruire nuovi impianti industriali con una capacità appena inferiore alle soglie stabilite nella direttiva sulle emissioni industriali, in modo da porli deliberatamente al di fuori dal campo di applicazione della direttiva stessa; accoglie con favore a questo proposito l'annunciata revisione della direttiva sulle emissioni industriali per affrontare più efficacemente la questione dell'inquinamento dei grandi impianti industriali, promuovere le attività industriali aventi il più ridotto impatto ambientale e per renderli pienamente coerenti con le politiche dell'UE in materia di ambiente, clima, energia ed economia circolare.

 

REGOLAMENTARE IN MODO EFFICACE LE EMISSIONI DELLE NAVI NEI PORTI

La Risoluzione richiama l'attenzione sul fatto che le città portuali esposte a un ulteriore inquinamento dovuto alla navigazione, alle gru, alle crociere e a vari veicoli di trasporto devono affrontare questi aspetti per migliorare la qualità dell'aria; osserva con preoccupazione che l'impatto dannoso delle navi sulla qualità dell'aria continua ad aumentare parallelamente alla crescita del settore; invita la Commissione a rispettare urgentemente il proprio impegno di regolamentare l'accesso ai porti delle navi più inquinanti e di obbligare le navi attraccate a utilizzare le infrastrutture di ricarica e rifornimento disponibili, ad esempio l'elettricità erogata da reti elettriche terrestri, per diminuire le emissioni inquinanti nell'aria, proteggendo così le zone costiere e le loro popolazioni; invita la Commissione e gli Stati membri ad attuare uno "standard di emissioni zero per le navi ormeggiate" in tutti i porti europei.

 

RIVEDERE  REQUISITI E DURATA PIANI PER LA QUALITÀ DELL’ARIA

La Risoluzione:

1. invita la Commissione, mediante un atto di esecuzione in conformità dell'articolo 28 della direttiva 2008/50/CE, a fissare quanto prima una serie di requisiti minimi e di migliori pratiche sia per la redazione che per l'attuazione dei piani per la qualità dell'aria per far sì che tali piani stabiliscano un'azione limitata nel tempo, che sia commisurata al problema dell'inquinamento cui devono far fronte;

2. si rammarica tuttavia del fatto che le direttive sulla qualità dell'aria ambiente non impongano agli Stati membri di riferire alla Commissione in merito all'attuazione dei piani per la qualità dell'aria, né di aggiornare tali piani quando vengono adottate nuove misure o se i progressi sono insufficienti; sottolinea inoltre che la Commissione non analizza né fornisce alcun riscontro ai piani per la qualità dell'aria presentati e alle misure ivi contenute;  invita la Commissione a introdurre un sistema più trasparente e reattivo per lo scambio di informazioni e l'obbligo di una rendicontazione annuale sull'attuazione dei piani per la qualità dell'aria, nonché una procedura di valutazione dei piani presentati, in modo da garantire che le misure degli Stati membri intese a migliorare la qualità dell'aria siano rapide ed efficaci.

 

UNIFICARE GLI INDICI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA 

La Risoluzione richiama l'attenzione sul fatto che gli Stati membri, le regioni e le città definiscono gli indici di qualità dell'aria in modo diverso e che le informazioni e le soglie di allarme per alcuni inquinanti sono al momento mancanti; esorta la Commissione e gli Stati membri a stabilire un sistema standardizzato di classificazione della qualità dell'aria applicabile in tutta l'UE.

MIGLIORARE LA INFORMAZIONE DEL PUBBLICO SULLA QUALITÀ DELL’ARIA E L’IMPATTO SULLA SALUTE 

La Risoluzione:

1. invita la Commissione, gli Stati membri e le pertinenti amministrazioni regionali e locali a lanciare campagne aggiornate di informazione pubblica e di sensibilizzazione su temi quali i diversi tipi di inquinanti atmosferici e il loro impatto sulla salute umana o gli esistenti livelli di inquinamento atmosferico nel territorio, ivi incluse informazioni rivolte ai gruppi vulnerabili, e a pubblicare classifiche dalle quali risultino i maggiori e i peggiori progressi conseguiti per zona di qualità dell'aria;

2. invita la Commissione e gli Stati membri ad attuare e promuovere strumenti per incoraggiare la partecipazione del pubblico all'attuazione delle direttive sulla qualità dell'aria ambiente, quali la creazione da parte degli Stati membri di uno strumento online e/o un'applicazione che informi i cittadini sulla qualità dell'aria e sul relativo impatto sulla salute umana, che consenta loro di richiedere stazioni di monitoraggio dell'aria o punti di campionamento.


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