Inceneritore Enel La Spezia, i medici: “fattore di rischio”
“Come è noto la Provincia della Spezia aveva organizzato a metà luglio 2009 un convegno a Villa Marigola sulla combustione del CDR. Noi a suo tempo avevamo rilevato che avremmo preferito senz’altro che la Provincia organizzasse un convegno contro la combustione del CDR nelle centrali termoelettriche, vedi ENEL. Vari attacchi erano allora giunti a mezzo stampa al Presidente Fiasella e questi si era difeso sostenendo di aver organizzato il convegno per avere maggiori informazioni su tutta la questione”. La Lista Schiffini torna sul tema dello smaltimento dei rifiuti rilevando come al tempo “facemmo uscire un comunicato stampa per dire che secondo noi non serviva organizzare un tal convegno, e per giunta con tali relatori, ma bastava interpellare persone competenti libere da condizionamenti politici, economici e di qualsiasi altro genere e questi avrebbero senz’altro fatto presente e illustrato più che ampiamente le conseguenze nocive dell’incenerimento del CDR presso l’ENEL. Bastava che il Presidente Fiasella o chi per lui si rivolgesse al locale Ordine dei medici che avrebbe fornito tutte le informazioni del caso. E l’Ordine dei medici di La Spezia anche se, per lo meno per quel che ci risulta, non ufficialmente interpellato, è intervenuto spontaneamente nella questione e si è sentito in dovere di convocare un’apposita conferenza stampa nel corso della quale hanno parlato il Presidente dell’Ordine Dr. Salvatore Barbagallo, il Dr. Paolo Grossi coordinatore Commissione Ambiente, il Dr. Marco Rivieri Presidente Provinciale medici per l’Ambiente.
La nostra Lista applaude a questa iniziativa ed esprime a questi medici la massima solidarietà e approvazione. Sono stati molto chiari nelle loro dichiarazioni. Finalmente fonti autorevoli e più che competenti hanno detto in maniera molto chiara ed esplicita ciò che noi stiamo sostenendo da anni con le nostre dichiarazioni e per le quali siamo spesso oggetto di assalti e accuse di vario genere.
Ci auguriamo che tutti i residenti del Golfo abbiano letto sui giornali locali le dichiarazioni dei suddetti medici che sono state riportate anche on-line. In merito all’ipotesi di bruciare il Cdr all’Enel il Dr. Barbagallo è stato molto chiaro “sul nostro territorio il grado di attenzione per patologie legate alla presenza nell’ambiente di sostanze nocive è già al livello di guardia: un intervento di questo tipo creerebbe ulteriori problemi per la popolazione…” “la decisione di collocare l’apposito impianto inceneritore presso l’ENEL è un ulteriore fattore di rischio dal momento che la Centrale è collocata all’interno dell’area urbana…”. Queste sono solo alcune delle dichiarazioni del Dr. Barbagallo che dovrebbero farci riflettere.
E il Dr. Rivieri a sua volta spiega “il problema dell’incidenza ambientale su alcune patologie tumorali e su malattie cardiovascolari è certamente provato…noi medici tocchiamo con mano ogni giorno purtroppo l’incidenza tumorale e le tanti morti che sarebbero evitabili
…siamo anche l’unica nazione di Europa dove si incentiva la termodistruzione del CDR che produce ulteriori emissioni nocive”.
Sono dichiarazioni molto chiare e molto dure che ci dovrebbero far riflettere tutti particolarmente chi di dovere.
Gli Enti proposti nonché alcune forze politiche hanno più volte dichiarato che bruciare il CDR all’ENEL comporterebbe un notevole risparmio, può darsi che sia vero, noi non lo mettiamo in dubbio, ma non prendiamo e non prenderemo mai in considerazione una tale ipotesi.
Cercare di risparmiare sulle spese pubbliche mettendo a rischio la salute dei cittadini non vuol certo dire adempiere al mandato che hanno dato gli elettori e ci auguriamo che chi di dovere abbandoni definitivamente tale ipotesi una buona volta e definitivamente.
Il CDR non deve essere bruciato presso la locale centrale ENEL e anzi come dicono i medici di cui sopra, per la nostra salute sarebbe certo meglio che la centrale ENEL venisse chiusa nel 2010 come era stato promesso. (Città della Spezia)
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