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09 novembre 2009

2009/11/10 COMBUSTIBILI DA SCARTI URBANI...E se volessero bruciare il CDR-Q in centrale ?

Tratto da clickutility.it
30 marzo 2009

Acea, Marco Staderini nuovo amministratore delegato
Roma. Marco Staderini è il nuovo amministratore delegato di Acea. Lo ha nominato nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione della multiutility romana....
Oltre alla nomina di Staderini il consiglio di amministrazione di Acea ha anche approvato il bilancio consolidato 2008 i cui risultati “in linea con le previsioni della società - si legge in un comunicato - riflettono la crescita in tutti i settori di attività e una costante attenzione all'aumento dell'efficienza operativa”.
I ricavi consolidati ammontano a 3.144 milioni di euro e presentano un incremento complessivo di 560,1 milioni di Euro (+21,7%) rispetto al 2007.
La crescita è riferibile essenzialmente all'aumento dei volumi di energia elettrica venduta e al positivo contributo delle gestioni idriche.
Il margine operativo lordo consolidato aumenta del 19,2% a 623,5 milioni di euro (523,2 milioni nel 2007).
La variazione risente principalmente: dell'aggiornamento della tariffa elettrica introdotto dal nuovo ciclo (2008-2011) a partire dal 1° gennaio 2008, del consolidamento proporzionale di Tirreno Power (49,7 milioni di euro),
dell'entrata in esercizio della centrale di Leinì (fine 2007) e dei parchi eolici.....
Leggi l'articolo articolo integrale
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Tratto da Ivg

Vado, Tirreno Power: fatturato cresciuto del 40%

Vado Ligure. E’ cresciuto del 40% nel 2008 il fatturato di Tirreno Power, la società controllata al 50% da Energia Italia (azionista di riferimento Carlo De Benedetti) e al 50% da Eblacea (70% Electrabel e 30% Acea) che gestisce la centrale elettrica di Vado Ligure.....

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Ed ora un articolo tratto da "Il sole 24 ore"



COMBUSTIBILI DA SCARTI URBANI,JOINT VENTURE TRA ACEA E PIRELLI
Trascriviamo alcune parti.
L'acea e la Pirelli Ambiente si alleano nel combustibile da rifiuti:le due società hanno costituito la Joint venture Apice.
La società lavorerà nel settore delle fonti energetiche rinnovabili da rifiuti e unirà le competenzee il radicamento dell'Acea di Roma insieme con l'esperienza e la tecnologia della Pirelli Ambiente per produrre il cossidetto Cdr-Q combustibile da rifiuti di qualità,che sarà impiegato in centrali elettriche e cementifici...
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Considerazioni di Uniti per la Salute

Abbiamo più volte riportato in questi giorni articoli sul Cdr-q relativamente a quello che sta accadendo per le convenzioni a Brindisi e per quello che è accaduto alcuni mesi fa a Civitavecchia dove vorrebbero bruciare il cdr in centrale .
Rileggetevi gli articoli

Centrali a carbone e Cdr

2009/11/04 Nocoke di Brindisi:Bozza di convenzione

2009/11/01 "Comunicato Stampa Dei "No Coke di Brindisi " sulle Convenzioni e sul Cdr

Leggetevi molto bene e con molta calma

2009/06/26 "La moda del CDR-Q"


A voi... le dovute conclusioni


A noi crea molta apprensione il sapere che "Tirreno Power" è una società partecipata da Acea (30% di Eblacea) visto che Acea è una società che ha costituito una JOINT VENTURE con Pirelli Ambiente per produrre il cossidetto Cdr-Q combustibile da rifiuti di qualità, " CDR-Q che sarà impiegato in centrali elettriche e cementifici........ Visto che noi abbiamo sul territorio un centrale che ha richiesto un ulteriore potenziamento è lecito domandarci :è previsto bruciare il CDR-Q in un prossimo futuro nel nuovo gruppo o nei gruppi già in attività ?
I nostri vecchi dicevano:PENSALA MALE E LA INDOVINERAI! ma non bisogna essere dei pessimisti per avere dei legittimi dubbi .....
Ci solleva solo un pò il leggere

La sentenza della corte di Giustizia Europea emessa il 22 dicembre 2008 a proposito della causa C‑283/07 (riportata nel link precedente) e resa nota qualche giorno fa, chiarisce appunto che l’Italia non deve adeguare i rifiuti e il ferro a materie prime e che nel caso dei primi questi non sono da bruciare nei termovalorizzarori come fossero metano o carbone.

I rifiuti sono e restano tali e non vale “trasformarli” per legge in qualcosa che non sono, solo per destinarli ad un termova-lorizzatore e la Corte ribadisce che:Ebbene, il CDR‑Q, anche se corrisponde alle norme tecniche UNI 9903‑1, non possiede le stesse proprietà e caratteristiche dei combustibili primari.
Come ammette la stessa Repubblica italiana, esso può sostituire solo in parte il carbone e il coke di petrolio. Peraltro, le misure di controllo e di precauzione relative al trasporto e alla ricezione del CDR‑Q negli impianti di combustione, nonché le modalità della sua combustione previste dal decreto ministeriale 2 maggio 2006,
dimostrano che il CDR‑Q e la sua combustione presentano rischi e pericoli specifici per la salute umana e l’ambiente, che costituiscono una delle caratteristiche dei residui di consumo e non dei combustibili fossili.
Riponiamo nuovamente la domanda e questa volta con un'apprensione maggiore :
E' possibile sapere se e in quali centrali assieme al carbone è bruciato CDR-Q ?Che cosa si vorrà bruciare ,nel malaugurato caso che venga autorizzato,nel nuovo gruppo?
Ci sembra che la nostra domanda sia assolutamente legittima ed una risposta da parte dei pubblici amministratori assolutamente doverosa.
Terminiamo con un'amara constatazione
IL CDR-Q Parebbe il toccasana che risolve tutti i problemi: non inquina, non grava sulla spesa per lo smaltimento, produce energia che viene addirittura definita "rinnovabile".
Per sfatare questo mito basta informarsi velocemente ed in 3 minuti si viene a scoprire che:

- Non è vero che non inquina ma semplicemente inquina meno dal momento che è più selezionato. E' ovvio! Però inquina anche quello! sia in termini di emissioni sia in termini di smaltimento delle ceneri (ricordiamo che i rifiuti non scompaiono negli inceneritori ma diventano ceneri ovvero rifiuti speciali altamente inquinanti da smaltire nelle care vecchie e nuove discariche )

- Come combustibile ha un rendimento superiore al CDR ma notevolmente inferiore ai combustibili fossili per cui viene usato in co-combustione e la sua convenienza è derivata dall'assimilazione "illegale" a fonte rinnovabile che apre le porte (in Italia) ai finanziamenti da cip6 e altri aiuti di stato agli speculatori.
-Oltre agli effetti sulla salute, ciò comporterà un ostacolo fortissimo verso lo sviluppo di un sistema di raccolta differenziata efficace.
Andiamo avanti così continuiamo a farci male da soli e a torturare il nostro già martoriato ambiente ......

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Tratto da Brundisium.net
Convenzioni: Fondazione "Di Giulio" solidale con l’Ordine dei Medici

Mentre i cittadini protestano e chiedono che il territorio venga finalmente rispettato e salvaguardato da altre imposizioni calate dall’alto, leggiamo con sorpresa che i medici di Brindisi sarebbero lontani dalla realtà e ignorerebbero informazioni sanitarie utili al territorio:
1)Che non esiste nesso di causalità fra centrali elettriche e tumori.
2)Chi siano i maggiori produttori di monossido di carbonio.
3)Chi produce emissioni di anidride solforosa, di particolato, monossido di azoto ecc.
4)L’Ordine dei Medici di Brindisi, inoltre, procurerebbe allarme, annunciando pericoli inesistenti per la salute pubblica. Addirittura si invoca l’intervento di alcuni Ministri per sanzionare i medici bugiardi e incompetenti. Abbiamo capito che Brindisi ha solo ammalati di influenza e raffreddore. Ma allora i tumori, le leucemie, i problemi polmonari per cui, purtroppo, tante famiglie soffrono e lottano giorno dopo giorno, sono invenzioni per creare panico e destabilizzare il Paese? Saremmo tanto contenti se ciò rispondesse al vero, ma purtroppo, la realtà è diversa.

Nel 1995 il Dott. Di Giulio scriveva: “i dati pesanti del rapporto OMS sull’area – ad alto rischio – di Brindisi non sono sicuramente imputabili totalmente al carbone, ma di qualcosa sarà pure responsabile questo benedetto – maledetto carbone, anche per gli effetti sinergici moltiplicativi con gli altri inquinanti di diversa derivazione: negarlo non è da persone serie.

Nel 1987 nella Conferenza nazionale sull’energia, la quarta commissione presieduta dal prof. Veronesi, considerò il CARBONE, il più deleterio – dannoso – pericoloso fra i combustibili energetici e raccomandò o di non adottarlo o di limitarne l’uso solo a taglie piccole, non superiori a 600 MW”.
Ma di tutto questo sembra che molti si siano dimenticati, in quanto ritengono che la semplice (e fuorviante) etichetta “pulito” incollata al “carbone” sia sufficiente a modificare la realtà delle emissioni causate da questo combustibile (che, non dimentichiamolo, anche lasciando per un momento perdere tutto il resto, causa emissioni di anidride carbonica superiori a quelle di qualunque altro combustibile). Oggi la quantità del carbone utilizzato è aumentato a dismisura, abbiamo studi sulle polveri di carbone, sul mercurio, sulla radioattività… sulle conseguenze ed effetti sull’uomo, di quali altre informazioni abbiamo bisogno per essere preoccupati?
La Fondazione, oltre ad esprimere solidarietà per le accuse gratuite rivolte ai medici , auspica che le difficoltà siano un pungolo per proseguire con più forza nel compito di ricerca e informazione cui i cittadini di Brindisi hanno diritto.

Raffaella Argentieri
Presidente Fondazione “Dott. Tonino Di Giulio”

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