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08 settembre 2010

1)Tirreno Power: “De Benedetti non risponde alle domande della comunità savonese”2)OMICIDIO VASSALLO, UCCISO PER I MILIONI DELL’ENERGIA VERDE?

Tirreno Power, Comitati savonesi: “De Benedetti non risponde alle domande della comunità savonese”
Vado Ligure. Non rispondere alla dieci domande sul progetto di ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure, è l’accusa che la comunità savonese che si batte contro l’ampliamento della centrale di Vado muove nei confronti di Carlo De Benedetti, considerato il “socio forte della Tirreno Power attraverso Sorgenia, in una lettera firmata da personaggi autorevoli”.
“Rispetto alle 10 domande a Lei rivolte, avete risposto soltanto ad alcuni punti, e in modo parziale o non veritiero, limitandovi a ripetere le solite dichiarazioni allarmistiche “o si ampia o si chiude”, senza considerare minimamente anche stavolta la diffusissima contrarietà al progetto della comunità savonese, che non vuole contribuire con nuovi devastanti gruppi a carbone ai floridi interessi economici della Tirreno Power (un’azienda che negli ultimi anni ha ottenuto anche 100 milioni di euro di utili netti all’anno)”.

“Anche i sindacati romani dell’energia sono venuti oggi dalla capitale per fare delle valutazioni energetiche di carattere nazionale,

ignorando volutamente il fatto che la comunità savonese ha già pagato prezzi altissimi in termini di inquinamento e di mortalità, e che non vuole quindi avere nuovi impianti con effetti devastanti sul territorio e sulla popolazione”.

Le dieci domande sono state raccolte in un documento frutto del lavoro di sintesi di molti esperti, amministratori, medici, giornalisti, associazioni e comitati.

Tra questi figurano Margherita Hack, Beppe Grillo, Maurizio Maggiani, Luigi De Magistris, Oliviero Beha, Ferdinando Imposimato e ancora Sergio Staino, Angelo Bonelli, Massimo Carlotto, Lella Costa, Marco Pannella, Don Andrea Gallo, Lidia Ravera, Paolo Ferrero, Vittorio Agnoletto, Ennio Remondino, Bruno Gambarotta, Patrizia Gentilini, Giovanni Impastato e Mimmo Lombezzi.

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Torre Valdaliga Sud, a Roma Conferenza dei Servizi sul rilascio dell'Aia
martedì 7 settembre 2010

Domani mattina (8 settembre) è prevista la terza riunione della Conferenza dei Servizi, ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale per la centrale di Torre Valdaliga Sud. L'appuntamento è per le 10,30 al Ministero dell'Ambiente.

Alla riunione sono stati invitati diversi Ministeri, come quello Economico e della Salute, ed anche il Comune di Civitavecchia, la Regione Lazio e la Provincia di Roma, oltre alla società Tirreno Power.

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Tratto da ComeDonChisciotte

OMICIDIO VASSALLO, UCCISO PER I MILIONI DELL’ENERGIA VERDE ?

DI DEBORA BILLI
petrolio.blogosfere.it/

Segnatevi questa data sul calendario: per la prima volta, in Italia, la criminalità organizzata ammazza un politico ambientalista e proprio per il suo impegno sull'ambiente, la sostenibilità, la riqualificazione, l'energia. Mi auguro sia anche l'ultimo, ma qualcosa mi dice che probabilmente non sarà così. Finora, gli amministratori locali che sono finiti crivellati dalle "menti raffinatissime" si erano messi per traverso sui soliti traffici di cemento e calcestruzzo, appalti, opere pubbliche. Stavolta no.

Mi dicono amici vicini ad Acciaroli che, da quando Vassallo era sindaco, sembrava di stare in una città del Trentino. E non solo per quanto riguarda gli spazi pubblici: anche i negozi, le aree private, erano rinate ad una nuova vita.

Le idee del sindaco erano penetrate profondamente nella mentalità della popolazione, che lo appoggiava e aveva imparato a valorizzare il proprio territorio.

Vassallo sosteneva che non si devono buttare soldi per opere inutili che portano voti, bensì investire per sistemare i fiumi, gli acquedotti, il territorio.

Nella foto: Angelo Vassallo

La sua cittadina vanta il 70% di raccolta differenziata, in Campania.

Viene subito in mente il caso di Camigliano, il comune virtuoso sciolto perché disobbediente: faceva la differenziata invece di conferire in discarica come la legge di quella provincia comanda. Ma qui si è finiti molto diversamente, si è finiti con un morto sull'asfalto, e le mafie non ammazzano se possono farti smettere in altri modi.

Così, si cercano motivazioni più sostanziali. E ricordo Saviano, quando racconta che finché fai l'anticamorra nel tuo paesino nessuno dice nulla, ma se trovi risonanza al di fuori, se diventi insomma un simbolo, allora hai firmato la tua condanna.

E proprio tra pochi giorni, Acciaroli avrebbe dovuto ospitare per la prima volta nella sua storia un importante convegno su tematiche ambientali, l'energia e la decrescita. Promosso dal Comune, organizzato da un'associazione di Parma, sponsorizzato da Slow Food, sostenuto dai MeetUp di Grillo, vedeva tra i relatori anche Maurizio Pallante del Movimento della Decrescita e, in un primo momento, anche l'economista italo-britannica Loretta Napoleoni. Oltre a sindaci di mezzo Cilento, professori universitari e artisti di fama nazionale. Saviano ci ha insegnato che non si può salire alla ribalta nazionale, perché i simboli diventano poi intoccabili: e la camorra non avrebbe mai consentito che il Cilento diventasse la Val di Susa della sostenibilità al Sud.

Ma c'è di più. Alcune fonti dirette mi hanno raccontato anche di un finanziamento regionale di ben 70 milioni di euro, destinato al Cilento, per lo sviluppo di del Parco e dell'autonomia energetica locale. Un finanziamento già assegnato a 46 Comuni della zona e a Legambiente, ed era in corso lo studio del progetto per poter poi accedere al fondo. Riportava Il Giornale del Cilento nel gennaio scorso:

L’idea progettuale, pensata dal presidente della comunità del Parco del Cilento, Angelo Vassallo, è riuscita a coinvolgere, per la prima volta, tutto un territorio che, per questo, ha smesso di pensare “per campanile”, riunendo tecnici, amministratori, privati e politici, realizzando così, l’idea del grande Parco. La Regione Campania ha messo a disposizione per l’intero sistema 70 milioni di euro, che andranno ad essere completati da interventi del privato sociale ed economico, che ammonteranno complessivamente a 128 milioni di euro, di cui 5 milioni destinati alle PMI per gli aiuti sulle riconversioni, per finanziare l’energia alternativa, con un ulteriore possibilità di accesso al microcredito attraverso il Fondo Verde.

Si ammazzano i simboli. Ma soprattutto, si ammazzano i simboli che si avviano a gestire decine di milioni in modo non gradito.

Debora Billi
Fonte: http://petrolio.blogosfere.it
Link: http://petrolio.blogosfere.it/2010/09/omicidio-vassallo-ucciso-per-i-milioni-dellenergia-verde.html

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