Tratto da Savona News
"Ufficio di scollocamento": Perotti massacra i poteri forti e mezzi forti
Simone Perotti, ieri alla Ubik: “è progresso chiedersi se ciò che si produce sia utile o no alla società, e non solo se crea o meno profitto. "Si cambia il mondo non decidendo chi votare ogni 4 anni, ma cosa comprare tutti i giorni della nostra vita: è scegliere quotidianamente se rispondere sì o no a questo sistema"
Ogni prodotto in meno che scegliamo di non consumare è un atto
di protesta contro le logiche di mercato, ogni autoproduzione di energia
è un atto di difesa contro i danni prodotti dalle multinazionali del
carbone…
.....Non possiamo pensare insomma che ciò passi per gli organismi
sovranazionali, tramite lo Stato o attraverso un voto politico. Stato e
organismi sovranazionali sono parti integranti del sistema (lo vediamo
in modo lampante nelle cronache di questi giorni) e la democrazia
rappresentativa occidentale, per come è concepita, è limitata alla sfera
politica e non coinvolge il terreno economico, dove non valgono regole
rappresentative e di democrazia diretta.
Il gesto che incide davvero per cambiare il mondo in cui viviamo non è decidere chi votare ogni 4 anni, ma cosa comprare tutti i giorni della nostra vita: è scegliere quotidianamente se rispondere sì o no a questo sistema.
Ogni prodotto in meno che scegliamo di non consumare è un atto di protesta contro le logiche di mercato, ogni autoproduzione di energia con pannelli solari è un atto di difesa contro i danni prodotti dalle centrali a carbone, presenti a La Spezia dove vive Perotti, ma anche a Savona, dove viviamo noi.
Il cambiamento dovrà per forza di cose avvenire dal basso poiché l’uomo che cambia…cambia la società. Questo legame indissolubile affida a noi singoli il cambiamento reale attraverso delle azioni quotidiane libere (nel senso più alto del termine) e responsabili.
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