Tratto da Ivg
Biomonitoraggio Tirreno Power, Pongiglione: “Rabbiosa indignazione”
Vado L. La prima reazione di fronte alla divulgazione dei dati del biomonitoraggio è quella di una “rabbiosa indignazione”. Almeno da parte del consigliere Daniela Pongiglione del gruppo “Noi per Savona – Verdi” e che aderisce alla rete savonese “Fermiamo il carbone.
“Risultati di quel genere sono sconvolgenti – esordisce Pongiglione – Eppure da decenni le associazioni ambientaliste, il MODA in primis, e i cittadini, sempre più a contatto con gravissimi problemi di salute, e negli ultimi anni anche L’Ordine dei Medici, denunciavano con la voce più alta possibile (quella che era loro consentita), livelli intollerabili di inquinamento e chiedevano soluzioni ai responsabili della Salute pubblica. C’è stato un vero muro di gomma”.
“E ora questi numeri enormi dovrebbero fare tremare chi gestisce le
attività produttive fuori legge e tutte le istituzioni preposte alla
difesa dei cittadini e del territorio – continua Pongiglione
Vorrei
tanto vedere prendere posizione le principali forze politiche locali, i
sindacati: da questo inquinamento ..........sono colpiti i cittadini, i
lavoratori, le casalinghe, i pensionati che li considerano un punto di
riferimento e si sono fidati che li tutelassero insieme alle loro
famiglie, non solo in ambito economico.
Dove sono Asl, Regione e ARPAL?
Dove sono Asl, Regione e ARPAL?
In fondo i Cittadini non chiedono altro che il rispetto delle leggi (da quanti anni i gruppi della Tirreno Power sono in funzione senza l’Autorizzazione Integrata Ambientale?) e la difesa della salute”.
“La nostra provincia ha già pagato abbastanza per il ricatto lavoro
vostro ambiente. I responsabili non hanno capito che senza la salute
anche il lavoro più remunerativo è inaccettabile?” conclude Pongiglione.
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