Riceviamo da Isde
COMUNICATO STAMPA
GLIFOSATO,
LE ASSOCIAZIONI:
“E’
CANCEROGENO, VA VIETATO”
Il Tavolo delle associazioni ambientaliste
e dell’agricoltura biologica chiede il bando della produzione,
commercializzazione e uso del Glifosato,
un pesticida molto diffuso e definito
cancerogeno dallo Iarc
12 settembre 2015 – Divieto di produzione, commercializzazione
e uso di tutti i prodotti fitosanitari a base di glifosato. Lo chiede oggi,
in una lettera inviata al Governo italiano, il Tavolo delle 17 associazioni
nazionali ambientaliste e dell'agricoltura biologica. Definito quest’anno dallo
Iarc (International agency for research on cancer), l’agenzia per la ricerca
sul cancro dell’Oms, sicuro cancerogeno
per gli animali e fortemente a rischio anche per l’uomo, il Glifosato è il
pesticida più utilizzato al mondo e presente in 750 formulati tra i quali il
Glinet® e il Roundup®, quest’ultimo proposto dalla Monsanto in abbinamento a
sementi Ogm che sviluppano resistenza a questo prodotto.
Il tavolo chiede
inoltre alle Regioni di rimuovere il
prodotto da tutti i disciplinari di produzione che lo contengono e di escludere
da qualsiasi premio nei PSR le aziende che ne facciano uso evitando di
premiare e promuovere “l’uso sostenibile” di un prodotto dichiarato cancerogeno
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Partita da
un’iniziativa di AIAB e FIRAB la campagna “STOP Glifosato” è diventata la
campagna di tutto il tavolo delle Associazioni Ambientaliste e dell’Agricoltura
Biologica e ha già raccolto l’adesione di molte altre organizzazioni nazionali
che oggi in occasione dell’apertura del SANA a Bologna, il Salone del biologico
e del naturale, lanciano l’allarme.
La pericolosità
del Glifosato per persone, piante e animali è ampliata dal fatto di essere
largamente utilizzato non solo in agricoltura ma anche per la pulizia delle
strade e delle ferrovie e presente nei prodotti per il giardinaggio e
l’hobbistica. Anche i bambini possono essere esposti al pericolo del Glifosato
durante le erogazioni in aree pubbliche come scuole e giardini. Inoltre,
risulta presente, secondo dati internazionali, nell’acqua; in Italia, secondo
il report “Pesticidi nelle acque” dell’Ispra, è la sostanza che più spesso
supera i limiti delle soglia fissata dalla legge, insieme al suo metabolita
(ossia il prodotto dalla degradazione del Glifosato) di nome Ampa.
L’Italia è uno dei maggiori utilizzatori di questo
pesticida ed è incluso nel Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti
fitosanitari (PAN). Il che significa che tutti
i Programmi regionali per lo sviluppo rurale (Psr 2014-2020), nei prossimi
anni, promuoveranno come sostenibile e
incentiveranno l’uso di un prodotto che in realtà è cancerogeno, e
classificato, in passato, come interferente sul sistema endocrino e, più di
recente, secondo studi del Mit del 2013-2014, alla base di gravi pericoli come
l’insorgenza della celiachia. Senza parlare delle correlazioni epidemiologiche
tra l’esposizione al glifosato e il linfoma di non-Hodgkin e agli aumenti di
leucemie infantili e malattie neurodegenerative (come il Parkinson).
“Chiediamo con urgenza al Governo
l’applicazione del principio di precauzione in nome della tutela della salute
pubblica – dichiara nella lettera il portavoce
del tavolo delle associazioni Maria Grazia Mammuccini – e si vieti in via definitiva e permanente la
produzione, commercializzazone e l’uso di tutti i prodotti a base di glifosato.
“Le alternative al Glifosato ci sono, e vanno
rese note e incentivate – conclude Mammuccini – sia in agricoltura che per la manutenzione del verde pubblico. Si
tratta di buone pratiche agronomiche ecologiche, a partire dai metodi di
coltivazione biologici e biodinamici, che risultano sostenibili anche nel
rapporto costi-benefici, sia a breve che a medio termine”.
Del Tavolo fanno
parte:
Aiab, Associazione per l'Agricoltura Biodinamica, FAI, Federbio, Firab, Italia
Nostra, ISDE – Medici per l’ambiente, Legambiente, Lipu, Navdanya
International, PAN Italia, Slowfood, Terra Nuova, Touring Club Italiano,
Associazione Pro Natura, UpBio, WWF. Aderiscono alla Campagna Stop Glifosato :AnaBio,
MdC, Infanitalia, Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, Asso-Consum, WWOOF
Italia, NUPA, il Test, UNA.API
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