Tratto da Il Cambiamento
Chi scommette ancora sul carbone?Le compagnie assicurative sembrano fare un passo indietro dal business del carbone, incriminato numero tra i combustibili fossili per livelli di inquinamento.
È proprio così? E chi invece deciderà di continuare a scommetterci?
Le miniere e le centrali a carbone in Nord Boemia provocano da decenni danni
ambientali molto pesanti, minando l'ecosistema della regione e la salute di chi la
abita. Eppure la compagnia di Stato Ceca CEZ non intende rinunciare a questo
business che non fa altro che esacerbare gli effetti dei cambiamenti climatici.
L'italiana Generali è tra i soci di minoranza di CEZ.
Video realizzato da Fosco d'Amelio, Mario e Stefano Martone di Audioimage e
prodotto da Re:Common
Ma il nuovo rapporto della coalizione di Ong e associazioni della società civile
internazionale Unfriend Coal segnala come 15 tra le principali compagnie
assicurative del pianeta nell'ultimo anno abbiano deciso di disinvestire dai
progetti per l'estrazione del carbone per un importo pari a 20 miliardi di dollari.
Un numero crescente di società del comparto assicurativo sta rinunciando a
entrare nel business delle nuove centrali o miniere a carbone, considerato il più
inquinante dei combustibili fossili. “Insuring Coal no more”, questo il titolo del
rapporto, permette di scoprire, per esempio, che la svizzera Zurich ha smesso
di offrire assicurazioni a compagnie il cui business dipende per almeno il 50%
dal carbone, mentre Swiss Re e Lloyd's hanno espresso l'intenzione di presentare
nei prossimi mesi delle nuove politiche improntate su principi più “ambientalisti”.
La francese Axa nel 2015 aveva rinunciato a 500 milioni di dollari di asset
carboniferi. Un impegno confermato nel 2016.
Anche l'italiana Generali non riceve giudizi lusinghieri nel rapporto di Unfriend
Coal. Nel 2016 la compagnia triestina ha investito almeno 33,8 milioni di dollari
nella PGE, Polska Grupa Energetyczna (PGE), che produce l’85% della propria
energia dal carbone, incluso un 30 per cento dalla lignite, il carbone di più bassa
qualità e più inquinante, estratto in buona parte dalle miniere di Bełchatów e di
Turów. Quest'ultima è direttamente assicurata da Generali......
ambientali molto pesanti, minando l'ecosistema della regione e la salute di chi la
abita. Eppure la compagnia di Stato Ceca CEZ non intende rinunciare a questo
business che non fa altro che esacerbare gli effetti dei cambiamenti climatici.
L'italiana Generali è tra i soci di minoranza di CEZ.
Video realizzato da Fosco d'Amelio, Mario e Stefano Martone di Audioimage e
prodotto da Re:Common
Ma il nuovo rapporto della coalizione di Ong e associazioni della società civile
internazionale Unfriend Coal segnala come 15 tra le principali compagnie
assicurative del pianeta nell'ultimo anno abbiano deciso di disinvestire dai
progetti per l'estrazione del carbone per un importo pari a 20 miliardi di dollari.
Un numero crescente di società del comparto assicurativo sta rinunciando a
entrare nel business delle nuove centrali o miniere a carbone, considerato il più
inquinante dei combustibili fossili. “Insuring Coal no more”, questo il titolo del
rapporto, permette di scoprire, per esempio, che la svizzera Zurich ha smesso
di offrire assicurazioni a compagnie il cui business dipende per almeno il 50%
dal carbone, mentre Swiss Re e Lloyd's hanno espresso l'intenzione di presentare
nei prossimi mesi delle nuove politiche improntate su principi più “ambientalisti”.
La francese Axa nel 2015 aveva rinunciato a 500 milioni di dollari di asset
carboniferi. Un impegno confermato nel 2016.
Anche l'italiana Generali non riceve giudizi lusinghieri nel rapporto di Unfriend
Coal. Nel 2016 la compagnia triestina ha investito almeno 33,8 milioni di dollari
nella PGE, Polska Grupa Energetyczna (PGE), che produce l’85% della propria
energia dal carbone, incluso un 30 per cento dalla lignite, il carbone di più bassa
qualità e più inquinante, estratto in buona parte dalle miniere di Bełchatów e di
Turów. Quest'ultima è direttamente assicurata da Generali......
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