Inquinamento: asma, occhi e cuore. Ecco tutti i rischi per la nostra salute
Con i valori di mercoledì, 82 microgrammi di Pm10 per metro
cubo d’aria, si è allungata a dieci la serie nera dei giorni di
sforamento consecutivi iniziata il 6 gennaio scorso. Cosa
rischia la nostra salute? Risponde lo pneumologo Sergio Harari
1) Quanta aria filtrano i polmoni e perché sono il primo organo bersaglio dell’inquinamento?
In media i nostri polmoni filtrano circa 28.400 litri
d’aria al giorno. Nel polmone di un adulto ci sono
circa 300 milioni di alveoli polmonari (le cellette microscopiche che formano il tessuto polmonare e consentono lo scambio tra l’ossigeno presente
nell’aria che respiriamo e il sangue). Si stima
che la superficie degli alveoli abbia un’area totale
di 70-80 metri quadri: la grandezza circa di un
campo da tennis. L’aria che inspiriamo ha come
primo filtro proprio i polmoni che, come una
spugna, trattengono le particelle contenute nello
smog. Lì possono depositarsi, oppure, attraverso i capillari, diffondersi nel sangue e da qui essere
trasportate ovunque nel nostro organismo.
In media i nostri polmoni filtrano circa 28.400 litri
d’aria al giorno. Nel polmone di un adulto ci sono
circa 300 milioni di alveoli polmonari (le cellette microscopiche che formano il tessuto polmonare e consentono lo scambio tra l’ossigeno presente
nell’aria che respiriamo e il sangue). Si stima
che la superficie degli alveoli abbia un’area totale
di 70-80 metri quadri: la grandezza circa di un
campo da tennis. L’aria che inspiriamo ha come
primo filtro proprio i polmoni che, come una
spugna, trattengono le particelle contenute nello
smog. Lì possono depositarsi, oppure, attraverso i capillari, diffondersi nel sangue e da qui essere
trasportate ovunque nel nostro organismo.
2) L’inquinamento causa l’asma?
Un terzo dei nuovi casi di asma in età pediatrica
potrebbe essere prevenuto se si rispettassero i valori
soglia sugli inquinanti suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’asma è una tra le patologie
più diffuse e gli studi finora condotti hanno
documentato una stretta relazione tra la comparsa di
asma e livelli di inquinamento atmosferico, particolarmente quando avvengono esposizioni
croniche, come accade nelle nostre città, a NO2, a
Pm2,5 e a black carbon.
Un terzo dei nuovi casi di asma in età pediatrica
potrebbe essere prevenuto se si rispettassero i valori
soglia sugli inquinanti suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’asma è una tra le patologie
più diffuse e gli studi finora condotti hanno
documentato una stretta relazione tra la comparsa di
asma e livelli di inquinamento atmosferico, particolarmente quando avvengono esposizioni
croniche, come accade nelle nostre città, a NO2, a
Pm2,5 e a black carbon.
3) Lo smog può causare malattie cardio-vascolari:
in che modo e quali?
I meccanismi con i quali alcuni inquinanti e in
particolare i particolati possono causare malattie
cardio-vascolari sono multi-fattoriali. Possono, infatti, determinare una disfunzione endoteliale (l’endotelio è
la superficie che ricopre l’interno dei vasi sanguigni)
che può a sua volta giocare un ruolo sfavorevole nei processi trombotici e aterosclerotici, favorendo la formazione della placca aterosclerotica. I particolati possono inoltre liberare sostanze pro-coagulanti responsabili di fenomeni trombotici (anche trombosi venose profonde), che hanno un ruolo determinante
nello sviluppo di malattie cardio-vascolari. Infine, la liberazione dei fattori pro-infiammatori gioca anch’essa un ruolo chiave e sfavorevole nello sviluppo di malattie coronariche e in genere di processi patologici cardio-vascolari.
in che modo e quali?
I meccanismi con i quali alcuni inquinanti e in
particolare i particolati possono causare malattie
cardio-vascolari sono multi-fattoriali. Possono, infatti, determinare una disfunzione endoteliale (l’endotelio è
la superficie che ricopre l’interno dei vasi sanguigni)
che può a sua volta giocare un ruolo sfavorevole nei processi trombotici e aterosclerotici, favorendo la formazione della placca aterosclerotica. I particolati possono inoltre liberare sostanze pro-coagulanti responsabili di fenomeni trombotici (anche trombosi venose profonde), che hanno un ruolo determinante
nello sviluppo di malattie cardio-vascolari. Infine, la liberazione dei fattori pro-infiammatori gioca anch’essa un ruolo chiave e sfavorevole nello sviluppo di malattie coronariche e in genere di processi patologici cardio-vascolari.
4) Anche gli occhi possono risentire dell’aria inquinata?
Gli stress atmosferici come l’inquinamento, il vento o l’aria troppo secca riducono il nostro film lacrimale e possono causare la così detta «sindrome dell’occhio secco». Le polveri sottili agiscono, infatti, in parte
come un talco che assorbe il film lacrimale riducendolo
e in parte come uno stimolo infiammatorio sulla congiuntiva, innescando uno stato irritativo che nel
tempo può diventare cronico.
Gli stress atmosferici come l’inquinamento, il vento o l’aria troppo secca riducono il nostro film lacrimale e possono causare la così detta «sindrome dell’occhio secco». Le polveri sottili agiscono, infatti, in parte
come un talco che assorbe il film lacrimale riducendolo
e in parte come uno stimolo infiammatorio sulla congiuntiva, innescando uno stato irritativo che nel
tempo può diventare cronico.
5) Lo smog causa tumori?
Sì, che esista un rapporto tra esposizione
all’inquinamento ambientale e tumori è un dato ormai certo. Meno certa è invece la dimensione del fenomeno
e la sua frequenza. I dati epidemiologici sono di difficile analisi e le stime presentano un’importante variabilità.
Sì, che esista un rapporto tra esposizione
all’inquinamento ambientale e tumori è un dato ormai certo. Meno certa è invece la dimensione del fenomeno
e la sua frequenza. I dati epidemiologici sono di difficile analisi e le stime presentano un’importante variabilità.
17 gennaio 2020
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