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29 dicembre 2020

No a un inceneritore rifiuti proposto dalla Regione Liguria.

Riceviamo dal MODA e pubblichiamo 
No a un inceneritore rifiuti proposto dalla Regione Liguria


Un articolo recente de “Il Fatto Quotidiano” del 28 Dicembre 2020
riporta la notizia di un inceneritore di rifiuti proposto dalla Regione Liguria e che sarebbe finanziato con 103 milioni di euro con i fondi “green” del Recovery Plan.
Leggiamo nell’articolo de “Il Fatto Quotidiano”:
“ 103 milioni per un “impianto per utilizzo frazione ad alto potere calorifico da trattamento di rifiuti urbani, con generazione di energia termica ed elettrica”: in parole povere, un inceneritore. 
Al momento, la Liguria è una delle poche regioni italiane a non ospitare impianti di questo tipo,
La proposta di un nuovo inceneritore per la Liguria si cala in un contesto della gestione dei rifiuti che risulterebbe poco compatibile con le norme sull’ “Economia circolare” delle Direttive U.E.
Ecosavona infatti progetta addirittura un ampliamento della discarica
del Boscaccio di Vado Ligure(Sv) quando la Direttiva UE sulle discariche ne chiederebbe la quasi completa chiusura al 2035 ed inoltre, il progetto di Ecosavona prevede anche la fabbricazione di combustibile da rifiuti CSS in enormi quantità ( da 22.000 a 30.250 tonnellate/anno) prevalentemente  ricavato dalle plastiche che hanno un elevato potere calorico. 

Le plastiche (come CSS) quindi potrebbero essere incenerite nel nuovo impianto di combustione rifiuti.
Invece in alternativa, con una raccolta differenziata domiciliare spinta (tipo porta a porta) e anche in discarica con apposito macchinario detto “fabbrica dei materiali” che seleziona il rifiuto (RUR) residuale della raccolta differenziata,si potrebbe recuperare quasi tutto il materiale riciclabile, plastiche comprese.
E’ ben noto dalla letteratura scientifica internazionale che la combustione di derivati dei rifiuti (soprattutto delle plastiche)
metterebbero a rischio la salute della popolazione esposta ai fumi per 
l’ emissione nell’aria di pericolose diossine e metalli pesanti.

A nostro avviso OCCORRE QUINDI BLOCCARE FIN DA SUBITO IL PERICOLOSO PROGETTO DI UN INCENERITORE DI RIFIUTI CHE OVUNQUE FOSSE COLLOCATO POTREBBE INCIDERE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE CIRCOSTANTE.

IN ALTERNATIVA CON I 103 MILIONI DI FINANZIAMENTO SI POTREBBERO RECUPERARE PIU’ DEL 90% SIA DELLE PLASTICHE CHE DEGLI ALTRI MATERIALI NEL PIENO RISPETTO DELL’ “ECONOMIA CIRCOLARE”,A TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI E PORTANDO ANCHE BENEFICI ECONOMICI PER LA VENDITA DEI MATERIALI E L’AUMENTO DELL’OCCUPAZIONE.
Savona, 29 Dicembre 2020
Virginio Fadda
M.O.D.A. Savona

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