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25 settembre 2009

2009/09/26 " GERMANIA, ASSE: LA RADIOATTIVITA' FA PAURA"/Monaco, la prima città 100% rinnovabile

Pubblichiamo due articoli relativi Germania (e non solo) uno che riguarda il Passato e che avrà certamente gravose conseguenze sul futuro ed uno che guarda con lungimanza al futuro. Le Conclusioni le lasciamo a voi.......
Tratto da Uno notizie

GERMANIA, ASSE: LA RADIOATTIVITA' FA PAURA / mentre rispunta il nucleare a Montalto e in altri siti d'Italia

In Italia, in questi giorni, rispunta il folle progetto della Centrale Nucleare di Montalto di Castro, ( Viterbo ) costruita durante la "Prima Repubblica" (in un'area che all'epoca era zona sismica), ma fortunatamente mai entrata in funzione. Intanto, sempre in tema di nucleare e radioattività continua l'allarme in Germania per i "famosi" fusti radioattivi nelle miniere di Asse. Anche in Italia c'è molta preoccupazione per i bidoni zeppi di radioattività collocati da mafia 'ndrangheta e camorra nel nostro mare, e non sappiamo se solo lì.
Nelle miniere di Asse, piccolo rilievo della Bassa Sassonia, nel cuore di una montagna di sale, riposano da decenni rifiuti a media e bassa radioattività delle centrali nucleari tedesche. Un luogo per seppellire 126.000 contenitori stipati al “sicuro” da molti pericoli. Ma non da tutti.

All'impovviso 13 anni fa è accaduto l'imprevedibile: una piccola vena d'acqua ha cominciato a sgorgare all'estremità di uno dei tunnel della miniera che custodisce la “monnezza” nucleare a 550 metri sotto terra. Solo un anno fa però la notizia è diventata di dominio pubblico, dopo essere stata più o meno segretamente custodita tra gestore del deposito, governo del land (Bassa Sassonia) e governo federale. Pochi litri d'acqua, si parla di poco più di dieci metri cubi al giorno e l'intera Germania ha cominciato a tremare, perchè si tratta di una bomba ad orologeria.
Il tempo massimo di tenuta dei contenitori è 150 anni. Quello minimo non è ancora chiaro. Il fenomeno accaduto venne descritto con dovizia di particolari da un giovane ingegnere che si occupò del problema a fine anni '70, quando il sito riceveva ancora i bidoni destinati allo stoccaggio temporaneo in attesa di una soluzione definitiva. Era una critica scomoda per i lucrosi interessi in gioco.
La soluzione definitiva non c'è ancora ma ora l'emergenza è un altra, perchè nessuno sa come trattare i contenitori per paura di romperli.
Qualcuno li vorrebbe seppellire ancora meglio in una colata di calcestruzzo.
Una pazzia dopo l'altra, perchè si perderebbe qualunque possibilità di controllo.

Per ora c'è solo da tremare.
Nella foto, la sezione del tunnel “che fa acqua” contenente i 126.000 bidoni di rifiuti nucleari a rischio.
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Tratto da "Terranauta "
Monaco, la prima città 100% rinnovabile
Entro il 2015 le case di Monaco si serviranno esclusivamente di energia rinnovabile. Nel 2025 anche l’industria della città verrà fornita solo da energia pulita. In vista dell’uscita tedesca dall’energia nucleare, Monaco non si rivolge, come previsto, al carbone, ma a energia solare, eolica ed idroelettrica.
di Elisabeth Zoja
Da un progetto nero carbone Monaco è passata a prospettive verdissime.
Solo due anni fa il direttore di Stadtwerke München (SWM), azienda che fornisce il 95% delle energie della metropoli, progettava di costruire nuove centrali a carbone per compensare lo spegnimento della centrale nucleare Isar 2, previsto per il 2020.
La coalizione tra socialdemocratici e verdi, però, ha fatto cambiare idea a Mühlhäuser, il direttore di SWM, dichiarando che sarebbero stati sole, vento ed acqua a sostituire l’energia nucleare. I programmi di SWM si sono dunque capovolti: entro il 2015 il 100% del fabbisogno energetico delle abitazioni verrà soddisfatto da queste tre fonti rinnovabili. Entro il 2025 anche industria e commercio dovrebbero esser alimentati interamente da energia ‘pulita’.
Monaco sarà così la prima città del mondo a nutrirsi esclusivamente di energie rinnovabili.

Ma come sarà possibile per una metropoli di un milione di abitanti? Gli appartamenti a Monaco sono 750.000 e richiedono 2,5 miliardi di kilowattora all’anno. Per avverare questo sogno ogni anno SWM investe nell’energia rinnovabile mezzo miliardo di euro che trae dagli attuali profitti i quali, paradossalmente, sono dati in gran parte dalla centrale nucleare Isar 2.
La centrale nucleare Isar deve il suo nome al fiume che attraversa la città
Nel 2020 però, la centrale verrà sicuramente chiusa, assicura Mühlhäuser. Questo provvedimento fa infatti parte del piano nazionale per l’uscita dal nucleare.
Essendo l’unica azienda di energia elettrica cittadina rimasta comunale, la SWM è al quinto posto tra i produttori di energia tedeschi, dopo i colossi Eon, Enwb, Vattenfall e Rwe. Grazie a questa grandezza entro il 2025 riuscirà anche ad ottenere da energia rinnovabile i 7,5 miliardi di kilowattora all’anno necessari per l’industria.
SWM investe anche in progetti su grande scala all’estero: finanzia il 50% di una centrale solare in Andalusia e il 25% di un parco eolico nel Mare del Nord. L’energia necessaria per la città di Monaco però, verrà prodotta esclusivamente sul posto.

Così Monaco, pur essendo la capitale di uno dei Bundesländer più conservatori, rappresenta l’eccezione che conferma la regola. Questa svolta della politica energetica unica al mondo dimostra quanto la coalizione rosso-verde si faccia sentire in una città circondata da cristiano-conservatori.

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