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24 marzo 2010

2010/03/25 La vera prevenzione del cancro: eliminare l'esposizione ai cancerogeni. /MODA:Tirreno power

Tratto da Brundisium.net
21/03/2010

La vera prevenzione del cancro: eliminare l'esposizione ai cancerogeni.
Di Maurizio Portaluri

"Al di là delle benevole favole che qualcuno, da decenni, continua a raccontare e cioè che la soluzione del problema cancro è a portata di mano, che si tratta di un effetto legato solo all’ invecchiamento, che fra 10 anni nessuna donna più morirà per cancro alla mammella, la realtà è ben altra ed è sotto gli occhi di tutti.

Di fatto l’età di insorgenza dei tumori si è abbassata straordinariamente: da una recente ricerca risulta che in Italia gli interventi per cancro alla mammella in età giovane sono cresciuti in sei anni del 28.6%,e se da un lato diminuisce l’incidenza dei tumori correlati al fumo, specie nei maschi,
sta drammaticamente aumentando l’incidenza di tumori che nulla o quasi hanno a che fare col tabagismo: linfomi, leucemie, cancro a rene, pancreas, prostata, tumori cerebrali ormai sempre più correlati anche con l’uso del telefonino…. I tumori nell’infanzia poi sono in drammatico aumento: in Italia +2% annuo (doppio rispetto alla media europea) e tra i bambini sotto l’anno di età l’incremento è addirittura del 3.2% annuo.

Vorrei anche ricordare che l’incremento di cancro è solo la punta dell’iceberg del danno complessivo alla salute che stiamo recando ai nostri bambini: mi riferisco all’aumento di disturbi neuropsichici, intellettivi, relazionali, del comportamento, fino all’autismo, per non parlare dell’incredibile incremento di patologie allergiche, respiratorie, endocrino – metaboliche, diabete, disturbi alla tiroide, criptorchidismo, ecc. ".
A scrivere queste parole è Patrizia Gentilini, oncologa romagnola che da qualche anno in pensione lavora a tempo pieno che attivista dell'International Society of Doctors for the Environment (Società Internazionale dei Dottori per l'Ambiente).

"Cosa mai vi può capitare se camminate in un campo minato? -prosegue la Gentilini - E’ ovvio che tante più mine sono state disseminate tanto più è probabile incapparci e saltare per aria…..
Così è per il cancro e le “mine” cui mi riferisco sono cancerogeni noti da decenni quali benzene, arsenico, nichel, cromo, cadmio, piombo, diossine, per non parlare di PCB, particolato, pesticidi…. che continuiamo a riversare intorno a noi e di cui mai nessuno parla, visto che solo la CO2 ( che non è un veleno!) sembra meritare l’onore delle cronache!
Da dati ufficiali emerge, ad es., che in Italia, nel pieno rispetto dei limiti di legge, abbiamo immesso in un anno in aria ed acqua: benzene 715.6 ton, arsenico 8.0 ton, cadmio 3.0 ton, cromo 140.0 ton, nichel 80.6 ton.

L’ inventario europeo delle diossine ci dice che in un anno nel nostro paese ne sono state prodotte 558 grammi, ovvero, in media, circa 1,5 g al giorno: può sembrare poco ma rappresenta la dose massima tollerabile per oltre 10 miliardi (!) di persone…
Sapendo che si tratta di molecole che hanno tempi di dimezzamento di decine/centinaia di anni e che quindi ogni nuova dose si aggiunge alla precedente, come la mettiamo? La nostra regione (l'Emilia Romagna ndr) poi è al primo posto per uso di fitofarmaci e spargiamo in media 5.7 kg di prodotti chimici per ettaro.
Ci siamo mai chiesti dove vanno a finire tutti questi veleni? Purtroppo ovunque e anche dove non vorremmo mai trovarli, ad esempio nel sangue del cordone ombelicale in cui sono centinaia le sostanze chimiche tossiche, cancerogene e nocive che si ritrovano stabilmente: qualcuno può pensare, in totale buona fede di assolverle?"
Non serve approfondire il preciso meccanismo biologico con cui ogni agente cancerogeno agisce, non serve analizzare un cancerogeno alla volta perchè nella vita concreta si è sempre esposti a più cancerogeni contemporaneamente. Cosa fare allora: "Fortunatamente nel mondo si infittisce la schiera di medici e ricercatori indipendenti che invocano un cambio di rotta nella strategia della guerra contro il cancro, ossia una drastica riduzione della esposizione ad agenti tossici e nocivi in tutti gli ambiti di vita, l’unica strada che finora ci si ostina a non imboccare con decisione.

Eppure, in quei rari casi in cui questo si è fatto, i risultati non sono mancati: in Svezia, dove trenta anni fa sono stati messi al bando determinati pesticidi, seguendo le indicazioni di medici coraggiosi, oggi si registra una riduzione nella incidenza dei linfomi."

Ecco, i pesticidi ed i linfomi. La quantità dei consumi dei primi non è disponibile nell'ultima relazione sullo stato di salute della nostra ASL, i secondi sono tra i tumori in eccesso nella nostra area.

Perchè nessuno si interroga su questo?
Maurizio Portaluri
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Tratto da "Uomini Liberi"

Tirreno Power

SUPERAMENTO DEI LIMITI DI LEGGE DELLE POLVERI SOTTILI IN PROVINCIA DI SAVONA E OBBLIGO DI CHIUDERE GLI INQUINANTI GRUPPI 3 E 4 A CARBONE DELLA CENTRALE TIRRENO POWER DI VADO NON A NORMA RISPETTO ALLE DIRETTIVE IPPC DELLA COMUNITA’ EUROPEA

1) Il PIANO REGIONALE DI RISANAMENTO E TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA DELLA REGIONE LIGURIA 2006 a PAG. 1072-1073 E 1074 per La sottozona 2b) che comprende i Comuni di Savona, Quiliano e Vado Ligure documenta che :

· Nella zona sono residenti complessivamente 74.930 abitanti di cui l’80% a Savona. Si valuta in prima approssimazione e cautelativamente che l’intera popolazione residente nella zona sia potenzialmente esposta ai livelli di concentrazioni inquinanti stimati, poiché quasi tutte le aree urbanizzate (maglie di un kmq con urbanizzazione superiore al 25%) sono interessate da superamenti dei limiti fissati dal DM 60/02.

· La combustione nell’industria dell’energia e quindi essenzialmente la centrale termoelettrica, è la prioritaria responsabile delle emissioni di Ossidi di azoto (68,3%);

PM10 (34,9%), SOx (89,7%) e di COV (37,9%).

· Per quanto concerne il PM10 le campagne effettuate nel corso del 2004 fanno stimare il superamento del limite giornaliero

2) I TABULATI ARPAL RELATIVI ALLE POLVERI SOTTILI PM10 MONITORATE PER LA ZONA 2B NEL COMUNE DI SAVONA

E I DATI SATELLITARI EVIDENZIANO SUPERI DEI LIMITI DI LEGGE PER GLI ANNI 2005, 2006, 2007, 2008:

· Nell’anno 2005 il limite giornaliero di legge (35 giorni con superi giornalieri di 50 microgrammi/mc) è stato superato in ben 51 giorni.

(Centralina metodo gravimetrico via Zunini) (DM 60/02)· Nell’anno 2006 il limite giornaliero di legge (35 giorni con superi giornalieri di 50 microgrammi/mc) è stato superato in ben 48 giorni. (DM 60/02) così come anche superato risulta il valore limite della media annuale (28 microgrammi/mc) con il valore di 36microgrammi/mc (DM 60/02).
Centralina metodo gravimetrico via Zunini) (DM 60/02)

· Nell’anno 2007 il limite giornaliero di legge (35 giorni con superi giornalieri di 50 microgrammi/mc) è stato superato in ben 50 giorni. (DM 60/02) così come anche superato risulta il valore limite della media annuale (26 microgrammi/mc) con il valore di 30 microgrammi/mc (DM 60/02).
(Centralina metodo gravimetrico via Zunini e misure satellitari)

· Nell’anno 2008 il valore limite della media annuale (24 microgrammi/mc) è stato superato con il valore di 30 microgrammi/mc (DM 60/02). (vedi... Medie annuali Pm 10_misure satellitari).


3) ATTUALMENTE IN PROVINCIA DI SAVONA SONO PRESENTI SOLO 4 ANALIZZATORI NEFELOMETRICI PER LE PM 10.

SOLO DAL 1/01/2010, MA NON PRESENTI NEL 2008 E NEL 2009, sono state riattivate In via Zunini 2 centraline (PM10 e PM 2,5) con il metodo di riferimento gravimetrico sequenziale di riferimento (Vedi sito Regione Liguria)

Nefelometrico: 2 Savona (Via Amendola e C.so Ricci) e 1 a Cairo M. (Loc. Farina) e 1 a Vado (via Aurelia)

Dal 2010 sono presenti un via Zunini 2 centraline (PM10 e PM 2,5) con il metodo di riferimento gravimetrico sequenziale su cui bisogna tarare le centraline imprecise nefelometriche che sottostimano le PM10 come precisato nel DM 60/02 (vedi ...Misure Pm 10 normativa).

4) NEI COMUNI DI VADO E DI QUILIANO, SEDI DELLA CENTRALE A CARBONE TIRRENO POWER, PRINCIPALE FONTE DI INQUINAMENTO DEL COMPRENSORIO SAVONESE ( vedi Costi Esterni 2009), NON VENGONO ANCORA MONITORATE LE POLVERI FINI PM 2,5 COME PREVISTO DAL PIANO REGIONALE NONOSTANTE I COSTANTI SUPERAMENTI DEI LIMITI DI LEGGE.

5) L' INQUINAMENTO DELLA CENTRALE TIRRENO POWER È DOVUTO PRINCIPALMENTE ALLA COMBUSTIONE DEL CARBONE NEI GRUPPI 3 E 4 NON A NORMA DA PIU' DI 10 ANNI RISPETTO ALLE DIRETTIVE IPPC DELLA UE PER CUI TALI GRUPPI A CARBONE ANDREBBERO IMMEDIATAMENTE CHIUSI ED E' PER QUESTO CHE LA CENTRALE NON E’IN POSSESSO DELLA OBBLIGATORIA CERTIFICAZIONE A.I.A.( AIA autorizzati) L'inquinamento ed è ulteriormente incrementato dai gruppi 1 e 2 a turbogas da 760 MW entrati in funzione dal Marzo 2007.

CI CHIEDIAMO QUINDI COME MAI SIA STATA DISATTIVATA NEL 2008 E 2009 LA CENTRALINA GRAVIMETRICA DI VIA ZUNINI PER LE PM10, L'UNICA DI RIFERIMENTO A NORMA DI LEGGE IN PROVINCIA DI SAVONA CHE NEGLI ANNI PRECEDENTI AVEVA MISURATO SUPERI DEI LIMITI DI LEGGE, LASCIANDO SOLO I MISURATORI NEFELOMETRICI CHE SENZA RIFERIMENTO SOTTOSTIMANO LE POLVERI SOTTILI, RIDUCENDO COSI' DI FATTO LA VALUTAZIONE DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO.

Savona, 23 Marzo 2010

Dr. Virginio Fadda

Dott. Agostino Torcello

MODA Savona


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