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28 ottobre 2011

GIORNO O:FERMIAMO IL CARBONE

GIORNO ZERO:
  FERMIAMO IL CARBONE


Ci siamo  OGGI 
29 OTTOBRE 
 UNITI PER LA SALUTE

SARA' PRESENTE AL PRESIDIO DI  VADO LIGURE E CON UNA DELEGAZIONE AD ADRIA.

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   Riceviamo da Fermiamo il carbone

Cari e care,

per chi domani non potrà partecipare alla manifestazione ad Adria (Ro) contro la centrale di Porto Tolle potrà seguirla in diretta sui siti:
www.fermiamoilcarbone.it; www.globalproject.info


La partenza del corteo è prevista per le 15,00, gli interventi dal palco per le 16,30 circa. Con il palco di Adria si collegheranno i presidi di Saline Joniche, Brindisi, La Spezia (corteo), Vado Ligure, Civitavecchia.
I programmi dei vari presidi li trovate su www.fermiamoilcarbone.it. Sul sito cominciano ad esserci diversi approfondimenti ed è partita la discussione sul blog.
Nell' immagine   il comunicato stampa nazionale.
Buona manifestazione a tutti, le adesioni continuano ad arrivare: è solo l'inizio.
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(ANSA) - CATANZARO, 28 OTT - Il WWF si rivolge, con una lettera aperta, ai presidenti di sette Regioni chiedendo loro di rinunciare alle centrali a carbone ''come richiesto dall'Unione europea''.

''L'iniziativa - afferma il WWF - e' stata presa alla vigilia della mobilitazione nazionale di domani 'Fermiamo il carbone', nell'assenza di chiari indirizzi governativi sulle scelte energetiche da parte del Governo, dopo la batosta referendaria sul nucleare, e di una strategia energetica nazionale attesa dal dicembre 2008''.

La lettera e' indirizzata ai presidenti di Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna e Veneto ''che sono quelle interessate - afferma l'associazione ambientalista - dalla riconversione a carbone o dal potenziamento di centrali esistenti, dalla presenza di centrali sul proprio territorio o dalla costruzione di nuove''.

Il WWF sottolinea che ''l'Unione Europea ha approvato un pacchetto di tre obiettivi obbligatori, che impegnano anche l'Italia, finalizzati alla riduzione delle emissioni dei gas climalteranti al 2020 (meno 20% rispetto ai livelli del 1990); all'incremento della percentuale di energia derivante dalle fonti rinnovabili (piu' 20%) e alla riduzione dei consumi e degli sprechi attraverso un miglioramento dell'efficienza energetica e dell'innovazione tecnologica. L'Italia non ha bisogno del carbone: oggi ci sono troppe centrali che lavorano per un terzo della loro potenzialita'. La potenza energetica istallata nel nostro Paese e' il doppio del massimo picco di domanda mai raggiunto: le centrali esistenti a tutto il 2010 sono infatti in grado di erogare una potenza massima di circa 106,5 GW contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW''. (ANSA). 
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Riceviamo e pubblichiamo dagli amici di SpeziaViaDalCarbone
Comunicato Stampa  n 25 – 27 Ottobre 2011

Sabato 29 Ottobre 2011
Mobilitazione nazionale contro il carbone: per la prevenzione di tutte le calamità

In occasione della mobilitazione nazionale contro il carbone che si terrà Sabato 29 Ottobre 2011 ad Adria (Rovigo) sono previste iniziative organizzate dai movimenti attivi nei siti italiani che ospitano/potrebbero dover ospitare centrali termoelettriche alimentate a carbone: a Brindisi, Civitavecchia, La Spezia, Saline Joniche, Vado Ligure. Ognuno e insieme, i movimenti si battono per la chiusura o l’ambientalizzazione delle centrali a carbone, attraverso l’adozione di combustibili e tecnologie compatibili con l’ambiente e in considerazione delle specificità socio-ambientali e sanitarie dei siti in cui sono ubicate.

A Spezia, la mobilitazione coincide con la conclusione di un percorso che ha visto il Comitato SpeziaViaDalCarbone impegnato in un’intensa campagna di informazione e sensibilizzazione dei Cittadini. Tutte la azioni del Comitato sono state supportate dall’approfondimento degli aspetti normativi, tecnici, sanitari, socio-ambientali del procedimento relativo all’Autorizzazione Integrata Ambientale (aspetti considerati ed aspetti omessi, negli atti amministrativi sin qui elaborati dalle istituzioni). Tutti i documenti prodotti dal Comitato sono stati pubblicati e inviati al Ministero dell’Ambiente, oltre che illustrati alle Commissioni Ambiente del Comune e della Provincia della Spezia nel corso delle audizioni della scorsa settimana.

Siamo consapevoli del grave momento che vive il territorio spezzino: devastati dalla furia del fuoco prima e da quella dell’acqua poi, abbiamo subìto perdite umane e ingenti danni, morali, economici e ambientali. Riteniamo tuttavia che non si possa ogni volta ricorrere solo alle categorie dell’emergenza e della calamità per spiegare tali perdite. La giornata di mobilitazione contro il carbone (e l’inquinamento che produce in atmosfera e nelle acque del Golfo) sarà un’occasione di solidarietà e confronto con e tra tutti coloro che ritengono che solo attraverso la salvaguardia dell’ambiente e l’azione di prevenzione di tutte le calamità si possa salvaguardare e tutelare la salute, la sicurezza e la vita delle persone. In nome di un sistema economico ormai chiaramente imploso, a difesa di posti di lavoro apparentemente unici, non altrimenti sostituibili e chissà come garantiti, continuiamo a tollerare cementificazione selvaggia e insediamenti produttivi e industriali insalubri. Anche la grave situazione sanitaria spezzina è una calamità? Oppure, anche, è frutto di anni di mancata prevenzione primaria e misurazione degli inquinanti? L’esondazione del Magra e la cassa integrazione già richiesta per le attività che insistevano sulle sue sponde dimostrano che, in qualche modo, nessun abuso ambientale resta impunito e, alla fine, è pagato dai Cittadini..
La manifestazione potrà essere seguita in streaming: 




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Intervento di oggi di Jacopo Fo
sulla centrale a carbone di Vado

in occasione della giornata nazionale di sabato 29 ottobre contro il carbone




“Compagni del Pd, io vi imploro!



abbiamo bisogno di regole chiare, di stroncare finalmente l’orgia dei cavilli, dei “ma anche”, delle ambiguità. I cavilli sono la sabbia che blocca il motore, sono il veleno che toglie fiducia alla gente.
Faccio un esempio semplice: la media nazionale della mortalità per tumori ai polmoni ogni 100 mila uomini è di 54 decessi in Italia, 97 a Savona e 112 a Vado. Un dato allucinante: a Vado si muore più del doppio del resto d’Italia. Vado non è la succursale dell’Inferno, ma un comune vicino a Savona dove la centrale elettrica brucia ogni giorno tonnellate di carbone.

Nel PD c’è anche un apparato che, grazie a una serie di sofismi, bizantinismi e maanchismi, appoggia la costruzione di una terzo gruppo a carbone ..(insieme al Pdl). E la cosa che rende ancor più assurda la situazione è che la scelte delle centrali a carbone, oltre ai costi umani, non è conveniente neppure dal punto di vista economico….”


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Tratto da "Il corriere della sera"

Enel: ambientalisti, Ministero Ambiente rispetti "Via" su Porto Tolle.

Roma, 28 ott - "Nessuna scorciatoia per la Valutazione d'impatto ambientale (Via), che, per la conversione a carbone della centrale di Porto Tolle, dev'essere rinnovata integralmente". Lo chiedono le associazioni ambientaliste Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente, Wwf e il Comitato dei liberi cittadini di Porto Tolle, che hanno diffidato il ministero dell'Ambiente, affinche' sulla conversione a carbone chiesta dall'Enel, si muova nel pieno rispetto della procedura. "Come stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria, e confermato da una sentenza del Consiglio di Stato", sottolineano. .....

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