Tratto da Greenstyle
Obama: stop a nuove centrali elettriche a carbone negli USA
L’amministrazione Obama, finalmente, procede con il suo progetto del 2008 di “mandare in bancarotta” le centrali elettriche a carbone. Il presidente degli Stati Uniti ha presentato ieri la proposta di legge su una nuova carbon tax per le centrali elettriche americane, attirandosi le ire dei Repubblicani e dei colossi dell’energia.
La nuova legge, va precisato, non si applicherebbe alle centrali attualmente esistenti ma a quelle di futura costruzione. E con questo Obama si è messo contro anche gli ambientalisti, che volevano una azione molto più incisiva visto che oggi il carbone rappresenta la fonte da cui proviene un terzo dell’elettricità consumata in USA.
In pratica con la nuova legge non si vieterebbe la costruzione di centrali a carbone, ma si imporrebbe l’installazione di sistemi di cattura e stoccaggio delle emissioni di CO2 (il famoso e tanto contestato CCS) per portarne le emissioni a valori simili a quelli delle centrali a gas. L’eccedenza di emissioni si paga.
Lisa Jackson, amministratrice dell’Environmental Protection Agency (EPA) americana, afferma che gli Stati Uniti possono vincere questa sfida e devono affrontarla subito:
....Le industrie, invece, hanno messo all’opera gli avvocati per rallentare il più possibile l’iter delle nuove regole........
La stampa vicina ai Repubblicani e alla grande industria energivora, invece, ha iniziato a descrivere Obama come un presidente in combutta con le corporation straniere per distruggere il suo stesso paese. Questo il clima in America.....
Fonte | Reuters
La nuova legge, va precisato, non si applicherebbe alle centrali attualmente esistenti ma a quelle di futura costruzione. E con questo Obama si è messo contro anche gli ambientalisti, che volevano una azione molto più incisiva visto che oggi il carbone rappresenta la fonte da cui proviene un terzo dell’elettricità consumata in USA.
In pratica con la nuova legge non si vieterebbe la costruzione di centrali a carbone, ma si imporrebbe l’installazione di sistemi di cattura e stoccaggio delle emissioni di CO2 (il famoso e tanto contestato CCS) per portarne le emissioni a valori simili a quelli delle centrali a gas. L’eccedenza di emissioni si paga.
Lisa Jackson, amministratrice dell’Environmental Protection Agency (EPA) americana, afferma che gli Stati Uniti possono vincere questa sfida e devono affrontarla subito:
Stiamo mettendo in campo standard che si basano sull’uso di tecnologie pulite e americane, per affrontare una sfida che non possiamo lasciare ai nostri figli o nipoti
....Le industrie, invece, hanno messo all’opera gli avvocati per rallentare il più possibile l’iter delle nuove regole........
La stampa vicina ai Repubblicani e alla grande industria energivora, invece, ha iniziato a descrivere Obama come un presidente in combutta con le corporation straniere per distruggere il suo stesso paese. Questo il clima in America.....
Fonte | Reuters
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