......Il procuratore capo della Repubblica, Franco Sebastio parlando del filone d'indagine relativo all'Ilva ha evidenziato come "il diritto alla vita e il diritto alla salute non siano comprimibili dall'attivita' economica.
Non ci possono essere situazioni di inesigibilita' tecnica ed economica quando e' in gioco il diritto alla vita che e' un diritto fondamentale sancito dalla Carta Costituzionale".
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Le dichiarazioni di oggi del Procuratore capo della Repubblica di Taranto: da leggere con attenzione
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Tratto dal Corriere del Mezzogiorno
CONTESTATA ANCHE L'ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE
Ilva, disastro ambientale e concussione,7 arresti. Indagato il presidente Ferrante
Tra i destinatari del provvedimento Fabio Riva
e l'ex all'Ambiente della Provincia di Taranto Conserva
Sequestrata produzione degli ultimi quattro mesi
Tre persone sono in carcere e quattro agli arresti domiciliari, accusate a vario titolo di associazione per delinquere, disastro ambientale e concussione.
I DESTINATARI DEL PROVVEDIMENTO - In carcere sono finiti Fabio Riva, amministratore delegato dell'Ilva, Luigi Capogrosso, ex direttore dello stabilimento l'ex consulente Girolamo Archina, «licenziato» tre mesi fa dall'azienda dopo che, dall'inchiesta per disastro ambientale, era emerso un episodio di presunta corruzione che coinvolgeva l'ex rettore del Politecnico di Taranto Lorenzo Liberti, al quale Archinà avrebbe consegnato una busta contenente la somma di 10mila euro in cambio di una perizia addomesticata sull'inquinamento dell'Ilva; Ai domiciliari Lorenzo Liberti, l'ex assessore all'Ambiente della Provincia di Taranto Michele Conserva, dimessosi circa due mesi fa dall'incarico quando si seppe che poteva figurare tra gli indagati della inchiesta sull'Ilva collaterale a quella per disastro ambientale, l'ingegnere Carmelo Delli Santi, rappresentante della Promed Engineering. Conserva e Delli Santi sono entrambi accusati di concussione.
I provvedimenti sono legati anche ad una inchiesta, parallela a quella per disastro ambientale che il 26 luglio scorso ha portato al sequestro degli impianti dell'area a caldo del Siderurgico. Questa inchiesta parallela è stata denominata Environment Sold Out (Ambiente svenduto).
GLI INDAGATI - Il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante e il direttore generale dell'azienda, Adolfo Buffo, sono coinvolti nell'inchiesta che ha portato all'emissione delle sette ordinanze di custodia cautelare e al sequestro dei prodotti finiti/semilavorati.
IL SEQUESTRO - La procura di Taranto ha posto sotto sequestro tutta la produzione dell'Ilva degli ultimi quattro mesi. L'intera produzione stoccata nell'ex yard Belleli e nei parchi della zona portuale di Taranto è finita sotto sequestro preventivo. Sigilli alle migliaia di lastre di acciaio e coils, grossi cilindri di materiale finito pronti per essere spediti alle industrie. La merce sequestrata non potrà essere commercializzata perché si tratta di prodotti realizzati in violazione della legge.
Secondo la procura ionica, costituiscono profitto di reati perché realizzati durante i quattro mesi in cui l'area a caldo dello stabilimento era sotto sequestro senza alcuna facoltà d'uso.
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