Tratto da Unione Sarda
Ilva, sequestri per 916 milioni di euro
La Finanza in azione anche a Cagliari
Blitz
delle Fiamme Gialle in 24 città su ordine della Procura di Taranto che
indaga sui vertici del Gruppo Riva, indagati per associazione a
delinquere e disastro ambientale.
C'è anche
Cagliari nell'elenco delle 24 città dove mercoledì è entrata in azione
la Guardia di Finanza per sequestrare beni immobili, disponibilità
finanziarie e quote societarie riconducibili a società del Gruppo Riva,
proprietario dell'Ilva di Taranto.
Ovvero, il colosso siderurgico di
Taranto, finito sotto inchiesta per disastro ambientale.
Pari a 916
milioni di euro l'ammontare dei beni messi sotto sigillo dalle Fiamme
Gialle su ordine del gip del Tribunale tarantino Patrizia Todisco,
proprio nell'ambito delle indagini a carico dei vertici della società,
accusati di associazione a delinquere.
Oltre al capoluogo sardo (dove è
stato sequestrato un conto corrente della Sanac, ditta del Gruppo che
produce mattoni refrattari) e alla stessa Taranto, i militari hanno
effettuato blitz anche a Milano, Roma, Genova, Modena, Parma, Reggio
Emilia, Sondrio, Varese, Potenza, Bolzano, Savona, Bergamo, Brescia,
Verona, Napoli, Salerno, Bari, Vercelli, Como, Massa Carrara, Lecco e
Cuneo.
In particolare, i provvedimenti hanno interessato società
controllate in via diretta e indiretta da Riva Forni Elettrici, azienda
della holding Riva Fire.
Tratto da Il fatto Quotidiano
Sembra una disfatta.
Infatti a Taranto l’8 settembre 2013 è avvenuto il blocco totale di tutti i sistemi di rilevazione ambientale nella cokeria Ilva previsti dalle prescrizioni AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Cosa è accaduto esattamente?
Negli scorsi giorni una dopo l’altra hanno smesso di funzionare le varie centraline che dovevano rilevare gli inquinanti della cokeria. Parliamo di uno degli impianti che il GIP Patrizia Todisco aveva posto sotto sequestro senza facoltà d’uso.
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