Tratto da Il Fatto Quotidiano
Ilva, Regione Puglia impugna decreto del governo su piano ambientale.
Il governatore Emiliano: "Il provvedimento è illegittimo, consente di proseguire sino al 2023 l'attività siderurgica a condizioni illegittime". Il ministro: "A rischio la cessione e il piano di riqualificazione, spero abbiano valutato conseguenze". Scontro su twitter con il sindaco: "Rispondo ai tarantini, non ai lobbisti. Taranto non si fa violentare più". Galletti: "Stupito".
“Quel decreto è illegittimo e il governo ha violato il dovere di leale collaborazione istituzionale”. “Le istituzioni locali pugliesi fanno una sistematica e irresponsabile opera di ostruzionismo: così mettono a rischio la vendita”. Nuovo scontro tra la Regione Puglia, il Comune di Taranto e il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda sull’Ilva. Venerdì il governatore Michele Emiliano ha fatto sapere di aver impugnato il decreto del 29 settembre scorso con il quale è stato modificato il piano ambientale del siderurgico di Taranto. Mossa identica a quella annunciata il 24 ottobre dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. Il provvedimento, scrive Emiliano, “concede di fatto una ulteriore inaccettabile proroga“, al 2023, “al termine di realizzazione degli interventi ambientali, di cui alle prescrizioni Aia, già da tempo scadute e sinora rimaste inottemperate“. Mentre Melucci twitta: “Caro ministro, io rispondo alla mia coscienza e ai tarantini, non al portafogli di qualche lobbista. Se l’acquisizione non rispetta l’ambiente e le nostre priorità è un problema di chi la ha permessa. Taranto non si fa violentare più, i ricatti non ci spaventano”.Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento