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23 aprile 2021

No all’inchiesta pubblica sulla centrale a turbogas di Tirreno Power, il sindaco Isetta: “Decisione politica”

Tratto da IVG

No all’inchiesta pubblica sulla centrale a turbogas di Tirreno Power, il sindaco Isetta: “Decisione politica”



Dopo la decisione del Ministero sulla richiesta avanzata dal comune di Quiliano, dal WWF Italia e da Uniti per la Salute

Vado L./Quiliano. E’ stata respinta la richiesta di un’inchiesta pubblica in merito al progetto di realizzazione di una nuova unità a ciclo combinato nella centrale termoelettrica a Vado Ligure proposta da Tirreno Power. La decisione arriva dal Ministero della Transizione Ecologica che si è pronunciato sulle istanze presentate dal comune di Quiliano, dal WWF Italia e da Uniti per la Salute.

Ecco le motivazioni:
“Le modalità di svolgimento della consultazione dei soggetti pubblici e privati interessati sono adeguate ed esaustive per il caso specifico. Si rileva peraltro che tali modalità ampiamente sperimentate e familiari per i soggetti a vario titolo interessati abbiano efficacemente sortito il loro scopo tanto che sono già pervenute osservazioni poste all’attenzione della Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale per le attività istruttorie di competenza nonché disponibili per eventuali controdeduzioni da parte del proponente. Quanto sopra anche alla luce del fatto anche i soggetti richiedenti l’inchiesta pubblica hanno già espresso le loro osservazioni”.

“La contingente situazione di emergenza sanitaria consentirebbe lo svolgimento dell’inchiesta pubblica unicamente in modalità telematica equiparandola di fatto alla consultazione già svolta con le modalità previste, che, ha efficacemente assolto l’esigenza consultiva per il progetto in esame”.

“In conclusione, nel richiamare altresì i principi cardine dell’azione amministrativa di efficacia ed economicità procedimentale, dopo attenta ponderazione e valutazione di tutti gli elementi, considerato che lo svolgimento di un’inchiesta pubblica, allo stato
degli atti, nulla può aggiungere a vantaggio del procedimento e della partecipazione della collettività si ritiene di non dare corso alla richiesta formulata” conclude la nota ministeriale.

Il documento del Ministero della Transizione Ecologica ha scatenato le prime reazioni: “Come sindaco del Comune di Quiliano prendo atto con rammarico della decisione assunta del Ministero della Transizione Ecologica che ha ritenuto di non dare corso alla richiesta di svolgimento di un’inchiesta pubblica ai sensi dell’art 24-bis del D.Lgs 152/2006, in riferimento al ‘progetto di realizzazione di una nuova unità a ciclo combinato nella Centrale Termoelettrica Vado Ligure'” dichiara con durezza il sindaco Nicola Isetta. “Mi hanno molto sorpreso le motivazioni indicate. La proposta non è stata respinta per motivazioni formali, ma evidentemente su discutibili ragioni di merito – prosegue -. L’inchiesta pubblica avrebbe consentito di chiarire, attraverso una lettura delle diverse espressioni, la sostanza reale dei contenuti della proposta progettuale. Avrebbe consentito, soprattutto, di farlo in modo partecipato”.

“Ricordo che tra le motivazioni portate vi erano questioni rilevanti come: le analisi fatte dall’ISPRA sul danno ambientale subìto dal territorio, conseguente all’attività della centrale a carbone, i potenziali impatti ambientali del progetto, in relazione al contesto dei contributi emissivi di tutte le realtà produttive, i limiti del Piano Energetico Ambientale Regionale PEAR 2014-2020, non allineato né agli obiettivi delineati dalla prima Strategia Energetica Nazionale (SEN 2017) né al Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2021-2030 (PNIEC)” continua il sindaco.

“Infine ricordo che il nuovo progetto si inserisce in una situazione complessa, dove gli interessi in campo hanno tutti rilevanza costituzionale e sostanziale, potenzialmente in conflitto tra loro: da un lato la tutela della salute e dell’ambiente e dall’altro dell’economia e del lavoro. L’inchiesta pubblica, avrebbe consentito di chiarire e superare le contraddizioni e di compiere una valutazione complessiva degli impatti ambientali, dal momento che, sinora, i diversi procedimenti si sono svolti in maniera indipendente fra loro. Avrebbe permesso di affrontare in modo, veloce, dialettico e diverso la situazione, una scelta che ricade e interessa in modo prospettico, per decenni, il territorio coinvolto e la sua popolazione”.


“Il Comune di Quiliano continuerà a svolgere in modo serio, determinato e collaborativo il proprio ruolo, insieme ai soggetti istituzioni coinvolti” conclude il primo cittadino quilianese, con riferimento alla battaglia in atto sul progetto e sullo stretto controllo ambientale .




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