Tratto da Greenme
Mercurio in gravidanza: la campagna pubblicitaria USA per riflettere sui rischi delle centrali a carbone
Sta facendo discutere la nuova campagna pubblicitaria di Sierra Club, che con le sue immagini shock invita a riflettere sui rischi connessi all'assorbimento del mercurio per le donne in gravidanza.
Un recente studio condotto tra i cittadini di Atlanta, Philadelphia e Chicago e altre città americane ha rivelato che i livelli di mercurio in almeno 1 donna su 12 sono troppo alti e potrebbero mettere a repentaglio la vita del nascituro.
"La tossina può causare problemi
di sviluppo, difficoltà di apprendimento e inizio ritardato di alcune
fasi importanti della vita dei bambini, come quando si impara a
camminare e a parlare," scrivono gli esperti del Sierra Club. Ed ecco le immagini:
“Questo piccolo fascio di gioia ora è un serbatoio di mercurio”
“Lei sta per essere così piena di gioia, amore, sorrisi e mercurio”
Ed ecco dove va a finire il mercurio prodotto dalle centrali a carbone. E viene indicato il pancione, come a dire “è tutto qui, dentro la mia pancia, vive insieme alla mia creatura”.
Stando alle cifre diffuse dal Sierra Club, ogni anno oltre 300mila bambini nascono a rischio di avvelenamento da mercurio.
Il mercurio, lo ricordiamo, è una potente neurotossina che può
danneggiare il cervello e il sistema nervoso, soprattutto in fasi così
delicate della nostra vita.
Il mercurio, dunque, si è rivelato particolarmente pericoloso per le donne incinte e per bambini piccoli.
Additate come causa principale dell'inquinamento da mercurio, sarebbero le numerose centrali a carbone,
considerate una delle maggiori fonti di inquinamento sul suolo
americano. Circa 48 tonnellate di mercurio vengono pompate nell'aria
dalle centrali.
E non si tratta di cifre approssimative. Nei mesi scorsi, infatti, Sierra Club
ha condotto dei test che hanno coinvolto oltre 30 città in 20 stati
diversi, analizzando proprio i livelli di mercurio presenti nei capelli.
Occorre rendersene conto, e per
sensibilizzare la popolazione la campagna pubblicitaria invita i
cittadini a pretendere una maggiore pulizia dell'aria e dell'acqua,
invitando d'altra parte l'amministrazione Obama a varare qualche misura in grado di tutelare i bambini e l'ambiente.
La campagna del gruppo Beyond Coal ha guadagnato il sostegno del sindaco di New York, Bloomberg, che vi ha destinato 50 milioni di dollari.
Siamo davvero sicuri di voler riconvertire le nostre centrali elettriche col "carbone pulito"?
Francesca Mancuso
Tratto da QualEnergia
World Energy Outlook, il cupo futuro dell'energia secondo IEA
L'International Energy Agency pubblica
l'annuale World Energy Outlook in cui dipinge probabili scenari fino al
2035. Anche in uno scenario di moderata attività pro-clima le fossili
rimarrebbero protagoniste e non si eviterebbero i danni peggiori del
global warming.
Per rimanere sotto ai 2 °C bisogna agire subito e con
decisione.
“Senza un cambiamento coraggioso di direzione politica, il mondo rimarrà
bloccato in un sistema energetico insicuro, inefficiente e ad alto
tenore di carbonio”, inizia così il comunicato con cui oggi l'Agenzia
Internazionale dell'Energia (IEA), presenta l'edizione 2011 del World Energy Outlook (vedi
executive summary in allegato). Per cambiare “c'è ancora tempo per
agire, ma la finestra di opportunità si sta restringendo, non possiamo
continuare a fare affidamento sugli usi insicuri e ambientalmente non
sostenibili di energia", sottolinea l'Agenzia, tra le istituzioni più
autorevoli ma anche più conservatrici del mondo dell'energia, che pure
negli ultimi anni, come testimoniano queste parole, è sempre più
cosciente della necessità di una svolta energetica...........
In poche parole, va fermato quanto prima l'uso delle fonti fossili.
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Tratto da Quotidiano sanità.it
09 NOV - Bel Paese è l’appellativo
che l’Italia si è guadagnata nel tempo, grazie a un territorio dal
clima mite, agli splendidi paesaggi, a una cultura millenaria. La
qualità della vita secondo tutti gli indicatori internazionali è alta,
la speranza di vita alla nascita in crescita. Ma qualcosa minaccia tutto
questo: l’inquinamento. Stavolta a dirlo non sono i comitati
territoriali in lotta o ambientalisti vari, ma una ricerca presentata
dall’Istituto Superiore di Sanità e condotto da ricercatori
dell’Università “Sapienza” di Roma, dell’Istituto di Fisiologia Clinica
del Cnr, del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario
Regionale del Lazio. Lo studio Sentieri (“Studio Epidemiologico
Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da
Inquinamento”) lancia un allarme che non lascia indifferenti. Quale? Che
le popolazioni residenti vicino a siti inquinati presentano una
mortalità correlata al rischio ambientale più alta del 15% rispetto agli
altri.
Il Progetto, iniziato nel 2007, è stato completato nel mese di dicembre
2010 e i risultati sono pubblicati in due supplementi della rivista
Epidemiologia & Prevenzione. La ricerca ha considerato 44 dei 57
siti oggi compresi nel “Programma nazionale di bonifica”, coincidenti
con i maggiori agglomerati industriali nazionali, per un periodo di otto
anni (1999-2007). Tutti siti definiti contaminati perché presentano un
rischio igienico sanitario per l’uomo. Lo studio si è occupato di
esposizioni ambientali quali quelle dovute a sorgenti di emissione
chimiche e petrolchimiche, raffinerie, centrali siderurgiche o
elettriche, miniere e/o cave, porti, discariche, inceneritori, o alla
presenza registrata di amianto o altre fibre minerali.
Ma qual è la portata di questo pericolo per chi vive nei pressi dei siti? E come viene calcolato?leggi l'articolo integrale
Le cause di morte, si legge nello studio, si differenziano anche in
base ai diversi fattori inquinanti, ma le patologie che affliggono le
vie respiratorie sono in generale quelle maggiormente presenti. ......
Una notizia che non farà piacere ai molti comitati territoriali che
lottano contro l’apertura di inceneritori riguarda invece la percentuale
di tumori del fegato rilevati nelle zone limitrofe a questo tipo di
stabilimenti: qui, infatti, i decessi per questo tipo di patologia sono
più del doppio di quelli misurati altrove, con un rapporto di mortalità
pari a 201,6.
Tutti dati impressionanti e non più ignorabili, quelli che emergono dallo studio Sentieri. Soprattutto perché non sembrano poter essere casuali. Impressionanti, perché le percentuali sono altissime. Per il solo tumore della pleura si hanno il 32% di morti in più rispetto a quelle attese, e non si può di certo attribuire numeri così alti a qualche errore statistico.
Non più ignorabili perché questi dati sono
pubblici e a disposizione di tutti. E ci si chiede chi debba
risponderne.
Laura Berardi
09 novembre 2011
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A PROPSITO DI BENZENE.....Sempre tratto da AMBIENTE IN LIGURIA pubblichiamo uno stralcio dei valori del Benzene di Vado Ligure.Come si può benissimo notare vi è UN BUCO dalle ore 10 del giorno 7 Novembre alle ore 10 del Giorno 8 Novembre. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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07/11/2011 08:00 | 07/11/2011 09:00 | 4.4 | ||
07/11/2011 09:00 | 07/11/2011 10:00 | 1.5 | ||
07/11/2011 10:00 | 07/11/2011 11:00 | 5.0 | ||
08/11/2011 10:00 | 08/11/2011 11:00 | 2.4 | ||
08/11/2011 11:00 | 08/11/2011 12:00 | 4.4 |
ATTENDIAMO DA CHI DI COMPETENZA DATI CERTI RELATIVI A QUELL' INTERVALLO DI TEMPO.
VISTO CHE LE MEDIE DEI GIORNI PRECEDENTI ,NONOSTANTE IL MALTEMPO IMPERANTE, NON ERANO PROPRIO RASSICURANTI ........
RICORDIAMO CHE"Il
benzene è una sostanza
cancerogena genotossica per l'uomo ed è
impossibile individuare un limite al di sotto del
quale non vi siano
rischi per la salute umana".
Via Aurelia - Via Ferraris - Vado L. - Tipo zona: Urbana - Tipo postazione: Traffico | |
Dati del giorno 06/11/2011 |
Benzene - adsorbimento continuo, gc/fid |
valore massimo orario (microgrammi per metro cubo) | ora valore massimo | valore medio giornaliero (microgrammi per metro cubo) | ||||||||
13.4 | 11:00 | 7.8 | ||||||||
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