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11 aprile 2012

Verona e Catania.«Flash mob» di Greenpeace alla Prefettura.

Zoom Foto

 
Facciamo luce su Enel

Enel è colpevole di reati contro il clima, contro l’ambiente e contro la salute. L’arma che utilizza è il carbone. Per questo Greenpeace ha consegnato al colosso dell’energia un “avviso di garanzia” e ha messo sulle sue tracce una squadra di agenti speciali, il R.i.c. (Reparto Investigazioni Climatiche), che per i prossimi mesi gli staranno col fiato sul collo.

I R.i.c. di Greenpeace sono entrati per la prima volta in azione lo scorso 29 marzo presso la sede di Enel a Roma, in Viale Regina Margherita. Tre attivisti si sono calati dal tetto dell’edificio e hanno aperto uno striscione di 70 metri quadri con la scritta “Enel killer del clima”, altri hanno transennato l’ingresso per marcare la “scena del crimine”. Ma questo è stato solo l’inizio. Ogni giorno su www.FacciamoLuceSuEnel.org viene pubblicato un nuovo indizio contro Enel.

Ora l’indagine ha bisogno di migliaia di investigatori online. Sul sito anche tu puoi entrare a far parte del R.i.c, diffondere gli indizi e cercare nuove “reclute” tra i tuoi amici. Obbligheremo Enel a tirar giù la maschera: non è “energia che ti ascolta”, è energia che uccide il clima, e lo fa con i soldi delle nostre bollette e a spese della nostra salute.

A livello globale, il carbone è responsabile di più del 40% di tutte le emissioni di CO2. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (Aea), la centrale a carbone di Enel Federico II di Brindisi è l’impianto industriale più inquinante in Italia per emissioni in atmosfera. Ogni anno causa danni ambientali, climatici e sanitari stimati tra i 536 e i 707 milioni di euro. Brindisi è solo uno degli 8 impianti a carbone che Enel ha in Italia e l’intenzione dell’amministratore delegato dell’azienda Fulvio Conti è di raddoppiare quasi la produzione. E non dimentichiamoci che l’azionista di maggioranza di Enel è il Ministero del Tesoro.

 

Tratto da L'arena.it

 

«Flash mob» di Greenpeace alla Prefettura per fermare la centrale Enel di Porto Tolle

11/04/2012
Verona. Oggi pomeriggio alle 19 i volontari del Gruppo Locale di Greenpeace di Verona daranno vita a un flash mob di protesta davanti alla Prefettura della città. La manifestazione vuole richiamare l’attenzione sui crimini commessi da Enel contro il clima e contro la salute, crimini per i quali l’azienda elettrica è al momento oggetto di un’inchiesta da parte del Reparto Investigazioni Climatiche (R.I.C.) di Greenpeace.

Nelle ultime due settimane quasi 14 mila investigatori sono stati reclutati sul sito www.FacciamoLuceSuEnel.org. La manifestazione avviene a soli due giorni dall’udienza che vede 25 attivisti dell’associazione ambientalista sotto processo per l’azione del 13 dicembre 2006, in cui fu occupata per 3 giorni la centrale Enel di Porto Tolle, in provincia di Rovigo; e dalla riunione del Consiglio di Stato, che potrebbe accelerare i tempi della Valutazione d’Impatto Ambientale sul progetto di conversione a carbone della stessa centrale. Un processo penale, conclusosi in Cassazione il 27 aprile 2011, ha già accertato, per il funzionamento della centrale di Porto Tolle, i reati di violazione della normativa sull’inquinamento atmosferico e danneggiamento aggravato. Sempre per quella centrale, poi, amministratori delegati e dirigenti di Enel sono stati rinviati a giudizio per aver omesso di applicare le dovute tecnologie di abbattimento dell’inquinamento.

Uno studio epidemiologico dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano ha dimostrato il significativo impatto delle emissioni della centrale sull’aumento delle malattie respiratorie nella popolazione infantile residente nei comuni circostanti la centrale. Greenpeace chiede ad Enel il ritiro immediato dei progetti per gli impianti a carbone di Porto Tolle e Rossano Calabro, la progressiva eliminazione della produzione elettrica da carbone entro il 2030 e la sua sostituzione con energie rinnovabili.

Piazza Verga: Greenpeace organizza flashmob di protesta contro l'Enel

 Catania Piazza Verga: Greenpeace organizza flashmob di protesta contro l'Enel

Oggi alle ore 19.00, i volontari del Gruppo Locale di Greenpeace di Catania daranno vita a un flash mob di protesta davanti al Tribunale di Catania, in piazza G. Verga: la manifestazione è contro i crimini commessi da Enel

Oggi pomeriggio alle ore 19.00, i volontari del Gruppo Locale di Greenpeace di Catania daranno vita a un flash mob di protesta davanti al Tribunale di Catania, in piazza G. Verga. La manifestazione vuole richiamare l'attenzione sui crimini commessi da Enel contro il clima e contro la salute, crimini per i quali l'azienda elettrica è al momento oggetto di un'inchiesta da parte del Repart Investigazioni Climatiche (R.I.C.) di Greenpeace.



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