Tratto da Arpat
Le opinioni degli italiani in materia di ambiente
Pubblicato il VII Rapporto MOPAmbiente sugli orientamenti e le politiche per l’ambiente
La società RISL (Relazioni Istituzionali e Studi Legislativi) ha avviato, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio dal 2003, il progetto MOPAmbiente (Monitoraggio degli Orientamenti e delle Politiche per l'Ambiente in Italia) volto a favorire la comunicazione ambientale tra istituzioni, imprese e cittadini.
Il Rapporto vuole indagare la sensibilità ambientale dei cittadini andando a calcolare un vero e proprio indice di sensibilità ambientale, un indicatore su scala 0-100, che sintetizza le risposte a quattro domande:
- Quanto frequentemente parla di ambiente e di ciò che può danneggiare l’ambiente con i propri familiari, gli amici e i colleghi?
- Quanto frequentemente le capita di leggere articoli o guardare programmi/ servizi che parlano di tematiche ambientali e di ciò che può danneggiare l’ambiente?
- Quanto direbbe di essere attento, sensibile nei confronti dell’ambiente?
- Quanto secondo lei, ogni singola persona può contribuire con il suo comportamento a ridurre l’inquinamento dell’ambiente?
La VII rilevazione, condotta nel mese di marzo 2012 a cura di GfK Eurisko, conferma un’elevata attenzione alle tematiche ambientali
da parte dell’opinione pubblica italiana: l’indice di sensibilità
ambientale si attesta infatti a quota 67, segnando una leggera flessione
rispetto al massimo del 2008 (70).
I dati
raccolti dicono che diminuisce la quota di italiani che parlano, leggono
articoli/seguono programmi che trattano temi ambientali mentre cresce
la sensibilità individuale e la convinzione di poter contribuire anche
come singoli cittadini alla riduzione dell’inquinamento.
Per
quanto riguarda le caratteristiche degli intervistati, élite e giovani
continuano a parlare e ad informarsi maggiormente sulle tematiche
dell’ambiente, mentre élite e donne sono coloro che maggiormente si
attribuiscono responsabilità individuali nella lotta all’inquinamento.
Parallelamente
ad una diffusa consapevolezza sulla propria autoefficacia (posso e devo
far qualcosa in prima persona a favore dell’ambiente), gli italiani
dichiarano il proprio impegno nei confronti dell’ambiente a partire
dall’attenzione quotidiana nel ridurre gli sprechi. La
diffusione infatti di comportamenti virtuosi appare non solo giusta, ma
anche conveniente, in un momento - come quello attuale - di forte crisi
economica. Questa opinione accomuna sia le élite che i meno abbienti.
Il Rapporto, allargando lo sguardo dalle responsabilità individuali alle responsabilità della politica, indaga quindi la presenza dell’ambiente nell’agenda politica. Da questo punto di vista si osserva che:
- i cittadini attribuiscono alla lotta all’inquinamento una rilevanza «politica»
- in termini tendenziali si registra però una perdita di centralità significativa e progressiva.
Dalla politica alle imprese: il Rapporto indaga le responsabilità delle imprese e le aspettative, in tal senso, dei cittadini-consumatori
Le aspettative nei confronti della responsabilità di impresa appaiono elevate, articolate e in forte crescita. Alle aziende è infatti richiesto:
Le aspettative nei confronti della responsabilità di impresa appaiono elevate, articolate e in forte crescita. Alle aziende è infatti richiesto:
- il rispetto della salute dei cittadini
- il rispetto per l’ambiente e la società nel suo complesso
- il rispetto per i propri dipendenti e per le leggi
- il rispetto dei consumatori (qualità dei prodotti);
- meno rilevanti appaiono invece agli occhi dei consumatori le esigenze del mercato.
Le
maggiori aspettative dei consumatori nei confronti della responsabilità
di impresa si accompagnano ad una sempre più significativa importanza
della sostenibilità nelle scelte di acquisto.
Il
Rapporto mette dunque in evidenza come l’ambiente sia una delle aree
sulle quali la crisi scarica potentemente e crea, non solo idee, ma
anche comportamenti concreti delle persone.
L’Italia appare quindi più attenta e concreta sui versanti dell’economia e dell’ecologia.
L’Italia appare quindi più attenta e concreta sui versanti dell’economia e dell’ecologia.
Per approfondire: Il Rapporto
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