Tratto a QualEnergia
Enel quarto emettitore europeo. Primo in Italia
Continua lo scontro tra Greenpeace ed Enel
in merito alle emissioni di CO2 del gruppo energetico. Secondo i dati
pubblicati da Carbon Market Data sono 78 milioni le tonnellate di CO2
emesse nel 2011 dall'ex monopolista in Europa. Una conferma che dimostra
come Enel sia il quarto emettitore europeo e il primo in Italia.
30 maggio 2012
Continua il braccio di ferro sui numeri
tra Greenpeace ed Enel in merito alle emissioni di CO2 del gruppo
energetico. Avevamo evidenziato di recente che nel dall’ultimo rapporto
sul “fuel mix disclosure” elaborato dal GSE la quota di generazione elettrica immessa nel sistema elettrico italiano nel 2011 da Enel Produzione, circa 79 TWh, era per il 48,7% costituita da carbone; e la restante parte: gas (28,9%), rinnovabili (20,7%) e prodotti petroliferi (1,7%).
L’associazione ambientalista in suo recente rapporto evidenziava il fatto che il carbone di Enel è causa di emissioni annuali di CO2 pari a 27 milioni di tonnellate.
Ora questo dato sembra verosimile alla luce dei dati pubblicati oggi dal Carbon Market Data,
l'istituto che raccoglie le informazioni sulle emissioni di CO2 in
Europa dai grandi impianti. Sono 78 milioni le tonnellate di CO2 emesse
nel 2011 da Enel in Europa che fanno dell’ex monopolista italiano il
quarto emettitore assoluto europeo (dopo RWE, Vattenfall e E.ON) e il
primo in Italia. Fatto importante che c'è anche un incremento delle
emissioni di anidride carbonica di 10 milioni di tonnellate rispetto al
2010.
Greenpeace punta l’indice contro i dati falsi o omessi da Enel sugli impatti ambientali, sanitari ed economici e
critica le contraddizioni che emergono da una nota diffusa pochi giorni
fa dal gruppo energetico. Per Greenpeace sono quattro le bugie
dell’Enel:
“Prima bugia: "le attività dell'azienda […] si svolgono nel pieno rispetto delle leggi che tutelano l'ambiente e la salute". Falso.
Enel è già stata condannata, anche per "emissioni moleste,
danneggiamento all'ambiente, al patrimonio pubblico e privato e
violazione della normativa in materia di inquinamento atmosferico" per
la centrale di Porto Tolle. Per quella stessa centrale tutto il
management risulta oggi rinviato a giudizio per "omissione dolosa di
cautele contro disastri". Altre indagini sono in corso - anche per
omicidio colposo - in relazione alle emissioni della centrale a carbone
di Brindisi. Su cui, inoltre, sono aperte inchieste per smaltimento
illecito di rifiuti pericolosi e disastro ambientale.
Seconda bugia:
"circa metà dell'energia elettrica che Enel produce è priva di
qualunque tipo di emissione, compresa l'anidride carbonica". Non è così,
se a livello globale quella percentuale è inferiore al 50% e in Italia
supera di poco il 40. Nella stima di Enel è inclusa anche la produzione
nucleare, il cui livello di pericolosità va ben oltre le emissioni di
CO2. Ma quanto viene emesso per produrre oltre il 50% dell'elettricità
fatta da Enel? Alcune delle sue centrali, a livello europeo, sono tra le
più inquinanti, come testimoniato anche dall'Agenzia Europea per
l'Ambiente.
Terza bugia:
l'azienda sostiene di avere "in programma investimenti nelle fonti
rinnovabili per oltre 6 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, un
impegno che ha ben pochi paragoni a livello globale". Gran parte di quei
6 mld su un piano complessivo di oltre 27, è destinata a grandi
impianti idroelettrici in Sud America e non riguarda le nuove tecnologie
rinnovabili. Per un confronto, la banca Goldmann&Sachs ha
annunciato di stanziare 40 miliardi di dollari nelle rinnovabili nei
prossimi 10 anni e ha un fatturato annuo inferiore alla metà di quello
di Enel.
Infine, Enel ricorda che
"solo il 12% dell'energia elettrica italiana è prodotta con il carbone
contro una media europea di circa il doppio". Con questa affermazione
l'azienda parla d'altro per non ammettere la verità. Greenpeace non
contesta il dato nazionale della produzione di elettricità da carbone,
bensì fa riferimento al carbone di Enel, i cui documenti riportano una
produzione che nel 2011 ha superato il 41%.”
Ora attendiamo la replica di Enel che ha comunque già dichiarato l'intenzione di querelare l'associazione ambientalista..
Il brano sarà presentato durante il concerto del 1 giugno a Roma, alle ore 21 presso piazzale del Verano - zona San Lorenzo.Leggi
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