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21 maggio 2012

Rinnovabili,probabilmente il decreto del V conto energia slitta :parte la corsa agli impianti.

Tratto da La Repubblica

Rinnovabili, il conto slitta parte la corsa agli impianti

LA QUINTA TARIFFAZIONE DEGLI INCENTIVI DOVREBBE SCATTARE A PARTIRE DA OTTOBRE.

Milano Per il futuro del fotovoltaico, tutto ruota intorno al raggiungimento del tetto di spesa di 6 miliardi di euro. Secondo la bozza attuale del quinto conto energia, il nuovo regime incentivante infatti entrerebbe in vigore un mese dopo il superamento di quella soglia. Il problema è ora sapere quando quel limite verrà raggiunto. Per il momento, nessuno lo sa. Nemmeno il Gse, il gestore dei servizi elettrici, che gioca un ruolo centrale nell’incentivazione delle fonti rinnovabili in Italia. ....... 
Qualche piccola novità è emersa sul V conto energia. La prima è relativa all’ingresso del decreto: con tutta probabilità, non partirà più il 1° luglio, come aveva lasciato intuire il governo. Ma tre mesi dopo, il 1° ottobre 2012. .........
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha cercato di rassicurare gli operatori delle rinnovabili: «La tenuta del settore industriale è una delle preoccupazioni più importanti dello schema di incentivi che abbiamo messo a punto. La preoccupazione principale che abbiamo è quella di sostenere, attraverso gli incentivi e le fonti rinnovabili, una filiera produttiva che nel nostro Paese è molto importante. Voglio ricordare a chi ha tentato di bloccare i meccanismi incentivanti che l’occupazione che si è creata in questo settore è più importante di quella in settori industriali tradizionali, che sono anche quelli che hanno rappresentato, in parte, un ostacolo allo sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese». ........
 Il mondo delle rinnovabili intanto non risparmia critiche per il metodo usato fino ad oggi nel preparare le misure. «Aspettiamo di vedere il decreto prima di dare un giudizio nel merito — osserva Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future — Ma il metodo è evidentemente sbagliato: si tratta di un decreto fatto “in solitaria” senza mai condividere il testo con le associazioni delle rinnovabili». Gli operatori protestano: senza l’inserimento nel testo di un premio Made in Europe l’industria nazionale ed europea ha il destino segnato (21 maggio 2012)
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