Il Governo sostiene lo sviluppo e la promozione della green economy
Washington, 3 ott. - (Adnkronos) - Il Ministero per l'Ambiente, assieme alla Farnesina, al ministero per lo Sviluppo e alla Presidenza del Consiglio resteranno impegnati nello sviluppo e nella promozione della 'Green Economy', un comparto dell'economia che, nonostante la crisi, registra ottime prestazioni e presenta margini per crescere ulteriormente. Lo conferma il titolare dell'Ambiente, Corrado Clini, al termine della sua due giorni nella Capitale degli Usa per fare conoscere oltreoceano le aziende e i gruppi italiani leader nella ricerca e nella produzione di tecnologie clean.
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QUESTO OLTRE OCEANO ....... MA ECCO COSA SUCCEDE IN ITALIA
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Ilva, Alcoa, Sulcis e l’energia fossile di Passera
Ilva, Alcoa e Sulcis rimbalzano cupe nelle manifestazioni di piazza, mostrando a dito l’impotenza dei banchieri, dei professori al governo, dei maghi dello spread quando si tratta di affrontare la crisi dal lato delle persone in carne ed ossa. Dietro questi tre simboli del declino di un modello di sviluppo, c’è innanzitutto il dramma del lavoro e della salute.
Un nodo intricato che si scioglierebbe, secondo dichiarazioni stampa di ministri e imprenditori, con la riduzione dei costi dell’energia e con una maggiore offerta di fonti fossili a buon mercato.
Prendo in considerazione quest’ultimo aspetto, significativo dell’informazione distorta e dell’insensatezza della politica industriale ed energetica dell’attuale governo.
A fine agosto ha visto la luce una bozza della “nuova” strategia energetica nazionale. Un irritante ritorno al passato (gas, petrolio e “carbone pulito”) già anticipato dalle rivelazioni di Wikileaks sulla presenza delle maggiori banche nazionali, di Enel ed ENI ai banchetti russi e turchi. Lì infatti, si stava tracciando il potenziamento delle reti di fonti fossili da Oriente a Occidente..............
Si capisce allora perché scompaiano i sostegni alle rinnovabili, l’unico settore per cui nel progetto di Monti-Passera lo sviluppo è previsto compatibilmente con la sostenibilità economica.
In realtà, questo Governo non considera queste fonti una scelta strategica per il settore elettrico e termico. A riprova di ciò il fatto che per i trasporti punti sui biocarburanti di seconda generazione, verso i quali si sposterebbero gli incentivi tolti al fotovoltaico.
E sulla governance l’ultima chicca: la nuova strategia energetica nazionale individua nell’accentramento il sistema migliore per depotenziare la diffusione delle rinnovabili e salvaguardare il tradizionale oligopolio legato alle fonti convenzionali.
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