Concertone di Taranto, non solo musica: "Giorno di lotta e riscatto"Sul palco Caparezza & Co. Messaggi forti su mafia, lavoro e ambiente. Parco archeologico preso d'assalto: duecentomila spettatori
Primo maggio Taranto 2015: la città in musica per salvare i lavoratori dell'Ilva
I MAGGIO A TARANTO
Comitato Cittadini e Lavoratori
Liberi e pensanti
"Sempre più combattivi"
SI AI DIRITTI NO AI RICATTI
Arrivato alla terza edizione, il concerto del Primo Maggio a Taranto .Creato dal "Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e pensanti", gruppo di operai e cittadini che si è formato a seguito del sequestro degli impianti inquinanti dell'Ilva nel 2012. Obiettivo principale della manifestazione: "Legalità, quale giustizia?".
Cosa è cambiato in questi tre anni nello spirito della manifestazione?
«Rispetto allo spirito combattivo che avevamo nel primo anno, non è cambiato nulla. Anche perché nel corso degli anni la situazione a Taranto non è affatto migliorata, è anzi anche peggiorata: è sufficiente considerare che per l’ennesima volta è stato partorito dal Governo un decreto che il presidente del Consiglio definisce “salva-Ilva” ma noi chiamiamo con il suo vero nome, che è “ammazza-Taranto”».
Qual è il vostro tema per quest’anno?
«Quest’anno metteremo l’accento sui paradossi con i quali il Governo ci costringe a convivere. A cominciare da quello legato alla giustizia: che giustizia si può avere da un governo che stabilisce nuove regole e attraverso queste nuove leggi permette a un’azienda di continuare ad inquinare? L’Ilva continua ad inquinare e a produrre secondo i parametri che sono stati stabiliti prima dai Riva e oggi dal governo che è ne è a tutti gli effetti l’attuale proprietario. Dunque il tema non è la legalità ma capire quale giustizia. Io mi rifaccio a una canzone di Guccini che dice: “Cercavamo giustizia e invece abbiamo trovato una legge”. Il governo e il presidente del Consiglio con le leggi tutelano un’industria che produce veleni .....».
Quali i punti più criticabili del decreto Salva-Ilva?
«Gli investimenti decisi dal governo non riguarderanno la copertura dei parchi minerari, ovvero la fonte più inquinante che abbiamo nel nostro territorio; restano esclusi anche i lavori di sistemazione e ammodernamento degli altiforni; non sarà realizzato il promesso registro tumori; infine, la divisione in “bad” e “new company” renderà impossibili i risarcimenti chiesti attraverso le vertenze avviate dagli operai. I sindacati affrontano il tema solo dal punto di vista occupazionale dei 5 mila lavoratori dell’Ilva, noi invece poniamo l’attenzione su come i 130 mila tarantini che non hanno nulla a che fare con l’Ilva subiscono queste decisioni e si ammalano».
A proposito del concerto, arrivano i Subsonica, torna Caparezza.
«Siamo soddisfatti, anche perché tutti gli artisti oltre a venire gratuitamente aderiscono al nostro manifesto politico. Noi ospitiamo ma non paghiamo i musicisti, paghiamo invece tutti i tecnici e i lavoratori che rendono possibile questa giornata di spettacolo. Siamo anche molto felici di ospitare Marco Travaglio che dal palco ci spiegherà stati partoriti i vari decreti Salva Ilva, avremo Don Palmiro Prisutto che una volta al mese a Gela denuncia i morti di tumore a causa del petrolchimico, e il sindaco di Messina Renato Accorinti, primo oppositore del ponte sullo Stretto. Presenze significative soprattutto se paragonate al nostro sindaco Stefàno e alla Curia tarantina, tutti parte del processo “Ambiente svenduto”».
Leggi l'articolo integrale
Nessun commento:
Posta un commento