Tratto da Zeroemission
Porto tolle, Wwf: "No ad ipotesi centrale a carbone"
Spunta l'ipotesi di accordo tra i Ministri
Zanonato e Zaia per la costruzione di una nuova centrale a carbone
nell'area. Maria Grazia Midulla: "Abbandonare fonti fossili che stanno
conducendo il Pianeta nel baratro"
Tra la Regione
Veneto il Ministero dello Sviluppo Economico spunta l'ipotesi di accordo
per la realizzazione di una Centrale a carbone di Porto Tolle.
A lanciare l'allarme è il Wwf, che definisce questa una "decisione in contrasto con la prospettiva dell'economia verde e decarbonizzata, gli interessi delle attività economiche (turismo, pesca, agricoltura, ecc) di una larga fetta della Valle Padana e le politiche di tutela del clima e della salute. In contrasto anche con la Strategia Energetica Nazionale".
"E' incredibile che le convergenze si raggiungano non sulle prospettive e sugli obiettivi condivisi forieri di futuro e benessere, ma sui veleni promossi dalle lobby più retrive, a danno della salute di cittadini e ambiente - ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia.
A lanciare l'allarme è il Wwf, che definisce questa una "decisione in contrasto con la prospettiva dell'economia verde e decarbonizzata, gli interessi delle attività economiche (turismo, pesca, agricoltura, ecc) di una larga fetta della Valle Padana e le politiche di tutela del clima e della salute. In contrasto anche con la Strategia Energetica Nazionale".
"E' incredibile che le convergenze si raggiungano non sulle prospettive e sugli obiettivi condivisi forieri di futuro e benessere, ma sui veleni promossi dalle lobby più retrive, a danno della salute di cittadini e ambiente - ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia.
Vogliamo pensare che il ministro Zanonato abbia finora ascoltato solo gli usuali interlocutori del Ministero dello Sviluppo Economico, i portatori di passato; sarebbe il caso, invece, che ascoltasse i portatori di futuro, le associazioni ambientaliste, gli operatori economici della Green Economy, il tessuto produttivo innovatore e coraggioso.
Si lasci perdere i fossili che
stanno conducendo il Pianeta nel baratro, e insieme con loro le
utilities che invece di cambiare in vista dell'energia del futuro,
cercano di percorrere sempre le stesse strade.
Ci piacerebbe che il
ministro Zanonato si ricordasse della sua provenienza veneta ripensando
al convegno Green economy: le politiche, gli attori, le opportunità per un futuro sostenibile
da lui promosso come sindaco di Padova, e non per fare questo tipo di
accordi 'neri come il carbone' con il presidente veneto Zaia.
Invitiamo
il ministro anche a prendere visione del numero enorme di centrali
inutili e sottoutilizzate che ci sono in Italia, un Paese che ha una
capacità produttiva già doppia rispetto al massimo picco di domanda mai
raggiunto.
E' urgente che il Ministero dell'Ambiente cancelli ogni altra autorizzazione, promuovendo la sostituzione di quelle che usano i combustibili più sporchi (carbone in primis) con l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili".
E' urgente che il Ministero dell'Ambiente cancelli ogni altra autorizzazione, promuovendo la sostituzione di quelle che usano i combustibili più sporchi (carbone in primis) con l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili".
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Terna: crollano i consumi di energia elettrica in Italia, ma aumentano le rinnovabili
Fabio Tognetti.
Secondo i dati pubblicati nel rapporto mensile di Terna sul Sistema
elettrico nazionale, nel mese di aprile la richiesta di energia
elettrica in Italia è stata pari a circa 24.299 GWh, con una
diminuzione dell'1,8% rispetto allo stesso mese del 2012.Per quanto riguarda la produzione interna, invece, a fronte di un netto calo della produzione termoelettrica (12.909 GWh, -13,7% rispetto all'anno passato) continua la crescita delle energie rinnovabili, con l'idroelettrico (4.774 GWh) e il fotovoltaico (2.129 GWh) a fare da traino.
Il bilancio energetico, anche considerando il primo quadrimestre dell'anno (gennaio-aprile) registra un calo significativo rispetto allo stesso periodo del 2012: -3,5%, che in termini "decalendarizzati" è pari a - 2,7%.
Il Rapporto di Terna è scaricabile a questo link.
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