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27 luglio 2011

1)AMERICA "Toxic 20": I Peggiori Stati 2)"Via subito il carbone dalla centrale Enel" 3)USA: condanna esemplare grazie a studio ambientale italiano

PER CHI VUOLE TENERE BEN APERTI GLI OCCHI E PER GLI AMMINISTRATORI CHE DOVREBBERO AVERLI SEMPRE SPALANCATI
UN ARTICOLO DALL' AMERICA......SULLA TOSSICITA' DELLE CENTRALI A CARBONE
(scusate la traduzione on line) E.......


Tratto da PHYSICIANS FOR SOCIAL RESPONSABILITY

Medici PSR sollevano allarme: "Toxic 20" Peggiori Stati con maggior inquinamento atmosferico tossico dalle centrali elettriche

20 luglio 2011

PHYSICIANS FOR SOCIAL RESPONSABILITY uniti al Consiglio di Difesa delle Risorse Naturali nel rilascio di uno studio che identifica gli stati con l'inquinamento atmosferico dalle centrali elettriche ad olio e carbone più tossici

Il "Toxic 20"sono i peggiori stati, nell'ordine: Ohio, Pennsylvania, Florida, Kentucky, Maryland, Indiana, Michigan, West Virginia, Georgia, North Carolina, South Carolina, Alabama, Texas, Virginia, Tennessee, Missouri, Illinois, Wisconsin , New Hampshire e Iowa.

"L'inquinamento del carbone sta uccidendo americani. E' in America la più grande fonte di inquinamento tossico dell'aria ", ha dichiarato il dottor Lynn Ringenberg, cofondatore del PSR di Tampa Bay (Florida) capitolo, che ha rappresentato PSR nella conferenza stampa che ha annunciato i risultati del rapporto......

Le centrali elettriche sono la singola più grande fonte di inquinamento atmosferico industriale tossico in 28 stati e nel Distretto di Columbia.

Da asma a morte prematura

Dr. Ringenberg ha osservato che le sostanze tossiche nell' aria da centrali a carbone sono neurotossine, come mercurio e piombo, sostanze cancerogene come il cromo esavalente arsenico e diossina e altri metalli e gas che si combinano per formare polveri sottili.

Queste sostanze causano o hanno effetti sulla salute che vanno da attacchi di asma ad una morte prematura da malattie cardiovascolari, ictus e cancro.

........il mercurio,provoca i danni al cervello , allo sviluppo dei feti,ai neonati e ai bambini piccoli, privandoli di un sano sviluppo neurologico e intelligenza nativa.

EPA propone garanzie

L'Environmental Protection Agency (EPA) sta attualmente sviluppando una più difficile salvaguardia per proteggere gli americani da questo inquinamento tossico. L'Agenzia sta prendendo commenti pubblici sulla sua proposta di "Mercurio e Air Toxics" standard fino al 4 Agosto 2011. Iscriviti ai commenti sul PSR è qui .

EPA stima che la riduzioni di inquinamento tossico, farebbe risparmiare ben 17.000 vite ogni anno entro il 2015 e prevenire fino a 120.000 casi di sintomi di asma infantile. Si eviterebbe anche più di 12.000 visite pronto soccorso e le visite in ospedale e si potrebbero evitare 850 mila giorni di lavoro persi ogni anno.

Industria contro la salute pubblica?

Nonostante questi enormi risparmi attesi in vite umane e salute, alcuni inquinatori e membri del Congresso stanno cercando di bloccare l'EPA e i suoi sforzi di aggiornare le protezioni della salute pubblica. La scorsa settimana, due comitati per la Camera hanno votato gli emendamenti per bloccare per almeno un anno le modifiche dell'EPA Mercurio e Air garanzie Toxics. Queste modifiche potrebbero passare al piano Casa già alla fine di luglio.

Nel frattempo, il presidente della potente Casa dell'Energia Fred Upton, ha promesso di bloccare l' EPA garanzie per un ' aria pulita. Uno dei più grandi inquinatori della nazione, American Power Electric, con sede a Columbus, Ohio, ha elaborato una legge per bloccare l'EPA e ha lottato contro gli attuali sforzi EPA.

Questi voti sono chiaramente a favore degli interessi e "sulla salute" del pubblico americano. Come ha osservato il dottor Ringenberg ,

"il potere velenoso minaccia la salute dei nostri bambini e delle famiglie".

"Come pediatra da oltre trent'anni, sono spinto assolutamente a sostenere l'EPA e i suoi sforzi per ridurre la minaccia per la salute dal carbone", ha aggiunto.

Lo studio, intitolato " Toxic Potenza: Come le Centrali contaminano la nostra aria e i nostri Stati ", ha analizzato i dati disponibili al pubblico nello Environmental Protection Agency Toxics Release Inventory (TRI). Le centrali elettriche sono i più grandi inquinatori industriali tossici per l'aria in 28 stati e nel Distretto di Columbia.

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Tratto da Spezia Polis

"Via subito il carbone dalla centrale Enel"

Il comitato "Spezia via dal carbone" alza l'asticella per la concessione dell'Aia alla centrale elettrica.
La Spezia. Il comitato di cittadini "Spezia via dal carbone" ha inviato questo pomeriggio al ministero dell'Ambiente alcune osservazioni sulla procedura di concessione dell'Autorizzazione integrata ambientale per la centrale Enel di Vallegrande.
"Nel documento - spiega Marco Grondacci, ricercatore di diritto ambientale e membro del comitato - chiediamo che vengano valutati con maggiore attenzione particolari aspetti sotto il profilo ambientale. L'amministrazione comunale interpreta in modo riduttivo quello che si può ottenere in termini di riduzione delle emissioni, noi, invece, riteniamo che il ministero, per la concessione dell'Aia, debba innanzi tutto valutare se l'impianto a carbone è effettivamente compatibile con il sito nel quale opera, prima di tutto sotto il profilo della salute dei cittadini. Chiediamo una valutazione seria delle polveri ultrafini e di parametri sanitari specifici e non la semplice riduzione degli inquinanti per adeguarsi alle normative".
Leggi, quelle cui fa riferimento Grondacci, che entreranno in vigore tra un paio d'anni, costringendo di fatto Enel a rispettarle al di là del rilascio dell'Aia, che invece ha una durata di otto anni.
"L'autorizzazione è attesa dal 2007 - prosegue Grondacci - richiedere un supplemento di istruttoria significherebbe rallentare l'iter di qualche mese, un sacrificio che ci possiamo permettere, se la posta in gioco è la chiusura della sezione a carbone, un fatto secondo noi assolutamente ragionevole".
I limiti che saranno presto imposti per legge, infatti, non potrebbero essere raggiunti dalla sezione a carbone della centrale della Spezia, sarebbe necessaria la realizzazione di una sezione completamente nuova, con tecnologie di ultima generazione. Un'ipotesi che, come hanno spiegato alcuni giorni fa il sindaco Federici e l'assessore comunale all'Ambiente Ruocco, l'amministrazione non ha preso in considerazione, per evitare che con l'investimento in un impianto nuovo, la presenza della centrale si consolidi per un tempo ancora più lungo.
"Non ha senso questo ragionamento - sostiene Grondacci -, bisogna invece puntare al massimo risultato ottenibile, senza procrastinare la discussione sulla dismissione del carbone.
Inoltre la proposta di realizzare il teleriscaldamento, così come quella di bruciare Cdr nella centrale, contenuta nel memorandum Acam-Hera, presuppongono ugualmente investimenti, quindi il consolidamento dell'impianto".

Leggi anche:
Enel/Il comitato "Spezia via dal carbone" chiede maggiore trasparenza agli enti locali
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Tratto da Savona News

"L'unico modo di salvare il turismo e' preservare il territorio"

L'emergenza ambientale è un problema molto serio anche per il turismo. Mi appello a tutti gli operatori turistici: “non lasciate soli gli ambientalisti quando combattono contro le emissioni di CO2, contro la cementificazione della costa o per l'aria pulita”. La nostra generazione è chiamata a riparare i danni creati dall' illusione che la natura potesse essere saccheggiata senza limiti. Non è accettabile che nel 2011 si pensi ancora di produrre energia dal Carbone, raddoppiando l'impianto di Vado Ligure con conseguenze nefaste per la salute e disastrose per il cambiamento climatico.

Gli operatori turistici della provincia di Savona si sono trovati di fronte ad un problema inspettatto: una stagione metereologica totalmente instabile. Erano attesi sole e mare pulito, sono arrivati pioggia e onde alte fino a tre metri, causando una tempesta sull' economia locale già indebolita dalla crisi economica.

Il cambiamento climatico è arrivato anche a Savona: il tempo bello stabile non è più una certezza. Il turismo in Liguria si basa su tre pietre miliari: il mare pulito, il bel tempo, l'indiscutibile bellezza della terra ligure.

Ma cosa resta ormai nella nostra terra della Liguria di Cardarelli e Montale? La Liguria del mare blù, dei muretti a secco senza malta e degli ulivi plurisecolari è stata saccheggiata e l' unica certezza sembrava il clima mite: soleggiato e non afoso.

Il 2011 ha dimostrato che anni e anni di emissioni di CO2, rilasciate da centrali a carbone, cokerie, acciaierie hanno sconvolto il clima.

La conseguenza è che il turismo è in affanno: un bel guaio perchè stiamo parlando della principale opportunità di lavoro, visto l' inarrestabile deindustrializzazione.

La Liguria deve salvaguardare il turismo e per questo ha bisogno del mare e dell'aria pulita, delle bellezze del paesaggio e del clima mite. La buona volontà degli operatori che rinnovano gli ombrelloni, ammodernano gli alberghi o organizzano i Bus serve a poco.

Per mantenere vitale la fabbrica del turismo occorre innanzitutto preservare e riqualificare i beni comuni del nostro territorio.

La nostra generazione è chiamata a riparare i danni creati dall' illusione che la natura potesse essere saccheggiata senza limiti. ...........

Mi appello a tutti gli operatori turistici: “non lasciate soli gli ambientalisti quando combattono contro le emissioni di CO2, contro la cementificazione della costa o per l'aria pulita”.

L'emergenza ambientale è un problema molto serio anche per il turismo.

Possiamo riuscire a preservare e risanare quel patrimonio ambientale ereditato dai nostri padri ma dobbiamo essere in molti a volerlo. Dobbiamo impegnarci perchè quel patrimonio che è la nostra vera speranza per un futuro lavorativo e una soddisfacente qualità della vita.

Non è accettabile che nel 2011 si pensi ancora di produrre energia dal Carbone, raddoppiando l'impianto di Vado Ligure con conseguenze nefaste per la salute e disastrose per il cambiamento climatico.

Dobbiamo con calma e determinazione impegnarci per scelte sagge e lungimiranti, che consistono nella chiusura del ciclo del carbone e non nel suo raddoppio.Leggi tutto
Simona Simonetti - presidente provinciale dei Verdi

Leggi anche su Savona News

Di nuovo chiediamo: Quante volte ancora?

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Tratto da Ambiente e ambienti

USA: condanna esemplare grazie a studio ambientale italiano

Si è concluso di recente presso il Tribunale di Baltimora USA il processo contro la , intentato dai cittadini di Jacksonville. La società era accusata di aver volutamente rilasciato dall’impianto di una stazione di servizio circa 100mila litri di MTBE, additivo della benzina verde, assieme ad altri numerosi inquinanti. La sostanza è in grado di favorire l’ossidazione delle cisterne ed è particolarmente solubile in acqua: alla dispersione è dunque conseguito un inquinamento gravissimo della falda acquifera, con l’acqua risultata imbevibile dai rubinetti. Il processo ha visto la condanna della Exxon e ha accolto le richieste di risarcimento da parte dei cittadini per decine di miliardi di dollari.
Nel corso della requisitoria determinante è stata la testimonianza della dr.ssa Fiorella Belpoggi, direttrice del Centro di Ricerca sul Cancro “Cesare Maltoni” dell’ di Bologna. Si tratta dell’unico Istituto per lo Studio e il Controllo dei Tumori e delle al mondo ad avere svolto ricerche lunghe e approfondite sull’MTBE. La dr.ssa Belpoggi ha infatti potuto testimoniare che L’MTBE aveva determinato nel loro sistema sperimentale un aumento statisticamente significativo di linfomi, leucemie e tumori al testicolo.

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